L’azzurro batte Michael Llodra e troverà Ferrer tre settimane dopo Acapulco. L’exploit è un sogno, la continuità un obiettivo da raggiungere. Ok Vinci, fuori Schiavone.
Fabio Fognini e Roberta Vinci hanno firmato due buone vittorie al Sony Open
Di Riccardo Bisti – 23 marzo 2013
Fabio Fognini sta vivendo il miglior momento in carriera? Forse si, anche se non ha ancora migliorato il best ranking ottenuto dopo il Roland Garros 2011. Fabio ha trovato un briciolo di continuità e – soprattutto – si comporta meglio sul campo da tennis. Attenzione: non parliamo dell’aspetto disciplinare (comunque migliorato), ma della capacità di gestire i punti, di giostrare lo scambio. Nell’anno in cui compirà 26 anni, sembra aver trovato la quadratura del cerchio. Josè Perlas la cerca da un anno e mezzo e forse ha trovato la chiave. Il Fognini visto ad Acapulco è stato meraviglioso, così come quello che per poco non mandava a casa Djokovic a Indian Wells. Fabio è rimasto concentrato ed è partito bene anche a Miami: i forfait della vigilia gli hanno permesso di azzannare l’ultima testa di serie (e quindi evitare il primo turno), e in un venerdì nuvoloso ha superato Michael Llodra prima che su Miami si scatenasse un acquazzone. E’ stata una partita rapidissima, durata meno di 50 minuti. La vittoria ci poteva stare perchè Fognini aveva già battuto il francese sull’erba, poi è possibile che “Mika” fosse destabilizzato dopo le polemiche del match contro Paire, finito quasi in rissa. Fognini si è imposto 6-4 6-1 e ha confermato i progressi nell’unico momento difficile, a metà primo set: aventi di un break, si è fatto riprendere ma è subito tornato in vantaggio. Da lì in poi è stato tutto in discesa. In altri tempi si sarebbe innervosito dopo aver sciupato il vantaggio. Stavolta se lo è ripreso a forza, strappando il servizio a Llodra in altre tre occasioni. Al terzo turno sfiderà Ferrer per la seconda volta in poche settimane. Chi ha visto la semifinale di Acapulco ha ancora negli occhi un Fognini strepitoso, bravo ad aggiudicarsi il secondo set a suon di giocate spettacolari. Ci ha perso cinque volte, e David gioca molto bene sul cemento di Miami, dove vanta due semifinali (anche se piuttosto datate: 2005 e 2006) e due quarti, raggiunti nelle ultime due edizioni.
Però…il Ferrer visto a Indian Wells non è piaciuto. Stanco, scarico, svogliato, si è fatto battere all’esordio da Kevin Anderson. A Miami è al terzo turno senza giocare, poichè ha usufruito del ritiro di Dmitry Tursunov per un’improvvisa gastroenterite. Fognini parte sfavorito, per carità, ma può giocarsi la partita. E poi avrà (come tutti gli altri azzurri) una motivazione in più a giocare bene, perchè dopo l’eliminazione non ci sarà il solito aereo per tornare a casa per annusare la polvere di mattone. No, resterà in America per preparare Canada-Italia di Coppa Davis. Non gli si chiede di vincere, ma di non avere cali nel corso del match. Contro Ferrer, e anche contro Djokovic, ha avuto ottime chance in avvio di terzo set. Non le ha sfruttate ed ha perso nettamente il parziale. Correggere questo atteggiamento è il prossimo step verso l’ennesimo salto di qualità, che significa best ranking e – perchè no – l’assalto ai primi 20 ATP. Un risultato che Fognini ha nelle corde e nelle gambe.
Hanno evitato la pioggia anche Roberta Vinci e Francesca Schiavone. La tarantina è stata brava a superare in rimonta Christina McHale, battuta 6-7 6-1 6-3. Un discreto risultato anche se l’americana è convalescente dopo aver preso la mononucleosi. Al terzo turno, Roberta se la vedrà con Carla Suarez Navarro, uscita da un match lottatissimo contro Jamie Hampton, nostra ex avversaria di Fed Cup. La Suarez Navarro si è imposta 5-7 7-5 7-6 e non sarà un match facile, poichè la spagnola è avanti 3-0 negli scontri diretti, anche se due si sono giocati sulla terra battuta. Quattro anni fa, all’Australian Open, la canaria vinse 7-5 6-4. Non c’e l’ha fatta Francesca Schiavone, il cui furore agonistico è durato un set contro “Angie” Kerber. L’azzurra ha vinto uno splendido primo set, ma poi è crollata sotto i colpi di un’avversaria che può giocare ore e ore sempre alla stessa intensità. Ha provato a dare battaglia in avvio di terzo set, ma è crollata perdendo gli ultimi cinque game. Nella notte italiana, pioggia permettendo, Sara Errani testerà il campo centrale contro Daniela Hantuchova.
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