US OPEN – Dopo Roberta Vinci e Sara Errani, anche Flavia Pennetta raggiunge il terzo turno a Flushing Meadows. Domata Monica Niculescu per 6-1 6-4, con qualche problema solo nel finale. Tensione sugli spalti per lo schianto di un drone.Non capita spesso di avere cinque italiani al terzo turno di un torneo del Grande Slam, ma le azzurre, ad alternanza, ci sono praticamente sempre da vari anni a questa parte. È successo di nuovo agli Us Open, che si conferma un torneo felice per le nostre giocatrici. Dal 2008 in avanti l’Italia ne ha sempre piazzata almeno una nei quarti di finale, e quest’anno è sulla buona strada per ripetersi, col terzetto Vinci-Errani-Pennetta promosso fra le migliori 32. L’ultima a farcela, nella prima serata americana, è stata la brindisina, che ha sbrigato velocemente un match contro Monica Niculescu che poteva rappresentare qualche insidia. Col suo tennis particolare e quel diritto in slice unico al mondo (almeno fra le professioniste), la rumena è sempre una giocatrice da prendere con le pinze. Sa far giocare male le avversarie, ma evidentemente la Pennetta non la soffre per niente. La sua palla è ben altra cosa in tutti i fondamentali, e la differenza si vede. Negli unici due precedenti le aveva lasciato tre giochi in tutto, e sul Louis Armstrong Stadium (dove il match, inizialmente in programma sul Campo 17, è stato dirottato per evitare che iniziasse troppo tardi) non è andata così lontana dal rifilarle l’ennesima scoppola. È finita 6-1 6-4 solo perché l’azzurra ha pasticciato un po’ nella parte finale del match, dopo averlo dominato in lungo e in largo. Dal 5-2, con tre match-point a disposizione, si è rilassata e per poco non si lasciava riacciuffare. Prima 5-3, poi 5-4, quindi addirittura una palla del 5-5 regalata con un doppio fallo, mentre dal vicino Grandstand arrivavano le urla per l’ennesima impresa di Lleyton Hewitt, rimasta incompleta per un punto. Nella situazione più difficile, Flavia è tornata lucida e ha mostrato carattere togliendosi dalla fossa con due servizi vincenti, prima di agguantare il terzo round col colpo vincente numero ventisette.
PROBABILE WOZNIACKI AL TERZO TURNO
Se non fosse stato per il passaggio a vuoto nel finale, si potrebbe parlare di match perfetto. Tuttavia, quella piccola sbavatura lo macchia nel punteggio, ma non nella sostanza. Flavia ha dominato e meritato il passaggio del turno, rimanendo tranquilla nel momento decisivo. A distrarla, oltre alle ripetute discese a rete della Niculescu (frenata da troppi errori, ben 32), anche un attimo di concitazione per lo schianto di un drone su una delle gradinate dello stadio. Con gli spalti praticamente vuoti non ha creato problemi agli spettatori, ma ci sono stati comunque un paio di minuti di tensione ed è stata chiamata la sicurezza, prima che si capisse la reale natura dell’oggetto misterioso. Per Flavia, lo Us Open si conferma lo Slam migliore, e se negli ultimi sette anni c’è sempre stata almeno un’azzurra ai quarti, il merito è principalmente suo. Fatta eccezione per 2010 (terzo turno) e 2012 (assente) c’è sempre riuscita lei. Se vorrà ripetersi anche quest’anno dovrà superarsi al terzo turno, quando molto probabilmente si troverà di fronte Caroline Wozniacki, impegnata nell’ultimo match di giornata sul Centrale. La bionda danese non è più quella in grado di salire in vetta al ranking mondiale, e non pare nemmeno sui livelli che dodici mesi fa la portarono a contendere il titolo a Serena Williams in finale, ma potendo scegliere siamo certi che Flavia l’avrebbe evitata volentieri. I precedenti parlano chiaro: sette sconfitte in otto incontri, le ultime due piuttosto nette. Per farla breve, servirà la miglior Pennetta. Ma se c’è un posto dove la si è vista spesso, quello è proprio New York. Qualcosa vorrà pur dire.
US OPEN FEMMINILE – Secondo turno
Flavia Pennetta (ITA) b. Monica Niculescu (ROU) 6-1 6-4
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