di Gabriele RivaWeek-end rosa per il tennis azzurro
di Gabriele Riva

Week-end rosa per il tennis azzurro. Pasticci cromatici a parte, quella che ci lasciamo alle spalle è stata una settimana decisamente buona per il nostro movimento. Soprattutto per quello in gonnella. Due ragazze in finale, una ad Anversa, Belgio, sul veloce; un’altra a Vina del Mar, Cile, sulla terra rossa. Si tratta di Karin Knapp e Flavia Pennetta: ma cominciamo dalla brindisina, che ha alzato il trofeo. Il trofeo è quello della Cachantum Cup, torneo cileno da 200.000 dollari di montepremi. Flavia, ampiamente testa di serie numero 1 del tabellone e abbondantemente favorita fin dalle prime battute, è discesa lungo il tabellone con agio e con la stessa facilità ha superato prima la frnacese Pauline Parmentier in semifinale (6-2 6-0) poi la ceca Klara Zakopalova, numero 8 del seeding. Non è stato neanche necessario finire il match, 6-4 5-4 e ritiro, magari non proprio elegantissimo ma inevitabile, che porta nelle mani dell’italiana il quinto alloro nel circuito Wta.

Di egual pregio, se non addirittura superiore, il risultato ottenuto dall’altoatesina Karin Knapp, finalista ai Proximus Diamond Games di Anversa. Praticamente in casa della sua avversaria, la numero 1 mondiale Justine Henin, l’atleta seguita da Marco Boesso e che fa parte del team di Max Sartori, ha saputo tenere bene il campo contro una giocatrice che con quello di oggi ha portato a 41 titoli il suo personale bottino. Mica male. Anche perché alla Nostra, alla prima finale in carriera e con alle spalle un torneo da incorniciare in cui ha eliminato gente come Patty Schnyder e Na Li (quarti e semifinale), davvero non si poteva chiedere di più. Onorevole Karin nel punteggio e nel tennis, certo ancora meno solido di quello della belga ma con ampi margini di miglioramento che fanno ben pensare al futuro. Un futuro che nel brevissimo ha in serbo per lei il proprio best ranking: numero 36 delle classifiche mondiali.