Flavia si arrende alla Bartoli dopo oltre tre ore di gioco: 5-7 6-4 9-7 il punteggio per la francese, a due punti dalla sconfitta sul 3-5 del terzo…

da Londra, Giorgio Spalluto

 

Chissà quante volte Flavia sognerà stanotte quel dritto a campo aperto stoppato dal nastro sul 7-7 40 pari nel terzo set, sul servizio della Bartoli. Lo stesso nastro, poco prima, aveva tradito la “nostra” sulla palla break che le avrebbe consentito di andare a servire per il match per la seconda volta nel set. E, invece, per la seconda volta nel gioco (e non nel set) la palla della Pennetta rimbalza sul nastro ricadendo all’indietro. L’immagine di Flavia in ginocchio, quasi in lacrime davanti alla rete, fotografa tutta la frustrazione di una giocatrice in grado di contrastare per più di tre ore le accelerazioni di una giocatrice che qui a Church Road vanta una clamorosa finale (2007) e che oggi è stata brava a rimanere attaccata a un match, che in più di un’occasione era sembrato compromesso.

 

Non tanto nel secondo set, quando si era trovata sotto di un break sul 2-3, prontamente recuperato nel gioco successivo, quanto nel terzo parziale in cui la tennista francese era stata a due punti dalla sconfitta per ben tre occasioni, sul 5-3 per la nostra giocatrice.  A 15 la Pennetta avrebbe ceduto successivamente il break di vantaggio con un doppio fallo, per il 5-5. Un cattivo presagio per Flavia che, proprio con un doppio errore, si sarebbe arresa nel sedicesimo game per il 9-7 finale, dopo non aver convertito due palle break sul 5-5 e una sul 7-7.

 

I tanti rimpianti, oltre alle occasioni sprecate, sono legate alla prestazione comunque positiva di Flavia brava a mettere in pratica quelle variazioni e quei tagli,senza i quali mai avrebbe potuto fare partita pari con una giocatrice che fa del ritmo da fondocampo la sua arma principale.

Il quarto game del primo set, durato ben 36 punti, vede la nostra giocatrice annullare ben sei palle break, e lanciare un segnale di vitalità ben preciso alla sua avversaria. Non solo, alla prima occasione, è la brindisina a strappare il servizio nel gioco successivo. Il vantaggio di 4-2 per la nostra ha breve durata. La seconda parte del set, infatti, vede entrambe le giocatrici scambiarsi quattro break di fila, che sarebbero potuti essere 5, se Flavia non fosse riuscita a recuperare da 0-40 e tenere finalmente un turno di battuta per il 7-5 finale.

 

Orfana dell’onnipresente papà, fuggito dal Campo n.12 a fine primo set, la francese perde il servizio nel quinto gioco del secondo set. Ancora una volta Flavia non conferma il break appena conquistato, perdendo a zero la battuta, e subendo un nuovo break nell’ultimo game del set.

 

L’inizio del terzo set è incoraggiante per Flavia che, decisa adaccorciare gli scambie a chiuderea rete, infila un parziale di 12 punti a 0 per un primo vantaggio di 3-1. Nel sesto game, però, la Pennetta regala di rovescio, commettendo due sanguinosi doppi falli. L’azzurra non si disunisce, riportandosi avanti di un break (ottenuto a zero) e garantendosi, avanti 5-3, la possibilità di servire per il match. Una chance che Flavia si giocherà malissimo, come detto in precedenza.

 

Sul 7-6 per la Bartoli, la “Penna” annulla tre match point, restando in qualche modo attaccata al match. Nel game successivo è lei a non sfruttare una chance per l’8-7 con i due nastri consecutivi che la lasciano in ginocchio, poco prima del doloroso epilogo nel sedicesimo gioco in cui Flavia fallisce una palla dell’otto pari, consegnandosi alla rivale con il nono doppio fallo del suo sfortunato incontro.

 


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