Un protocollo d'intesa ha messo fine alla polemica a distanza tra FIT e UISP. L'accordo, siglato da Binaghi e Manco, cancella tutte le sanzioni ed elimina le sovrattasse per chi si tessera e fa attività UISP, ma sembra favorevole alla federazione. 

Un documento di sei pagine ha messo fine alla diatriba tra Federazione Italiana Tennis (FIT) e UISP (Unione Italiana Sport per Tutti). La vicenda va avanti da parecchi anni e ha coinvolto grossomodo tutti gli enti di promozione sportiva. In due parole, le tasse di affiliazione alla FIT prevedevano un importo diverso tra chi si affiliava soltanto alla Federazione e chi invece optava anche per gli enti di promozione (AICS, CSI e PTR sono solo alcune delle sigle coinvolte). In altre parole, la FIT cercava di ottenere l'esclusività degli impianti in cambio di un sostanzioso sconto nella tassa d'affiliazione. La vicenda è iniziata nel 2011, quando affiliarsi alla FIT costava 80 euro (anziché 250 per l'affiliazione multipla), poi nel 2013 e nel 2014 la cifra era salita a 100 (anziché 300) mentre lo scorso anno, con accordi in tasca con quasi tutti gli enti di promozione, la cifra per l'affiliazione multipla era salita a 700 euro (contro i 300 per chi sceglieva la sola FIT). La faccenda aveva fatto arrabbiare più di un sostenitore UISP e aveva attirato l'interesse di alcuni politici, specie dopo che la UISP si era rivolta al Garante per la Concorrenza per capire se il comportamento della FIT fosse rispettoso delle norme sul libero mercato, oppure se ci fosse un abuso di posizione dominante. Non c'è dubbio che la posizione dominante esista, nel senso che la FIT ha numeri decisamente maggiori rispetto a qualsiasi altro ente di promozione. I tesserati FIT sono circa 300.000, mentre quelli UISP sono grossomodo un decimo. Le strutture affiliate alla federazione sono 3.000, mentre dati di qualche anno fa indicavano in 600 le strutture tennistiche con il logo UISP. I contatti tra i vertici delle due associazioni vanno avanti da qualche anno, ma agli accordi verbali non era mai seguito un protocollo d'intesa. La situazione sembrava precipitata lo scorso anno, quindo la Corte Federale di Appello FIT aveva definito legittima la decisione federale di far pagare una sovrattassa a tutti i tesserati FIT che partecipavano anche all'attività agonistica UISP (dopo che il Tribunale Federale, invece, aveva stabilito che i Regolamenti FIT si limitano ai soli tornei da essa organizzati).


NIENTE PENALITA' E TORNEI PER "MAI CLASSIFICATI"

A un passo dal punto di rottura, i due enti hanno trovato un accordo in extremis, siglato il 16 marzo, che ha evitato il pronunciamento del Garante e che dovrebbe mettere fine alla diatriba. L'accordo sembra decisamente favorevole alla Federazione Italiana Tennis, indubbiamente molto brava a strappare buone condizioni con tutti gli enti firmatari dei vari protocolli d'intesa. Il documento di sei pagine, firmato dai presidenti Angelo Binaghi e Vincenzo Manco (con la benedizione del presidente CONI Giovanni Malagò), dopo un paio di pagine di premesse sul ruolo delle due associazioni (la FIT viene definita “organismo che disciplina, regola e gestisce lo sport del tennis, del beach tennis e del paddle nel territorio nazionale e che li rappresenta in campo internazionale"), entra nei dettagli del protocollo. Vi riportiamo i passaggi più significativi.

  1. La FIT concede l'amnistia per tutti i procedimenti a carico dei tesserati che avevano svolto attività UISP (articolo 1.4). Tutti i tesserati FIT che partecipavano a eventi UISP erano passabili di procedimenti disciplinari. Adesso non più.

  2. La UISP avrà l'autorizzazione a organizzare due tipi di tornei:

    – Per i propri tesserati che non abbiano classifica o tessera FIT.

    Per gli atleti con doppia tessera (FIT e UISP) ma che non siano mai stati classificati. Certo, con la riforma delle classifiche e l'arrivo dei 4.6, la categoria dei “mai classificati” non sarà particolarmente numerosa. Detto questo, ogni torneo dovrà essere comunicato al Comitato Regionale di competenza. Nel caso dovessero rispettare alcuni parametri, saranno pubblicizzati nei calendari FIT.

  3. I tornei UISP-FIT garantiranno punti per ottenere classifica FIT, ma in misura ridotta dal 50 all'80% a seconda della formula del torneo, poiché i match si giocheranno con sistemi di punteggio diversi al tradizionale (no-ad, super tie-break, set “corti” e addirittura match con un solo set).

  4. La FIT si impegna a mantenere inalterato l'attuale numero di gruppi e categorie per i giocatori classificati. Se dovessero esserci modifiche, le parti rinegozieranno l'accordo.

  5. I vari eventi UISP in programma fino al 31 agosto, purché comunicati alla FIT entro il 30 aprile, si potranno concludere senza alcuna penalità.

  6. Ogni club o tesserato potrà affiliarsi a FIT e UISP senza alcuna sovrattassa. La postilla sul doppio pagamento è già scomparsa dalla pagina delle quote associative sul sito federale. Tutti i circoli che hanno già pagato la quota maggioritaria otterranno il rimborso della differenza, qualora lo richiedessero entro il 30 aprile.

  7. I termini come “Campione Italiano”, “Squadra Italiana”; “Nazionale”, “Atleti Azzurri” possono essere utilizzati solo dalla FIT.

  8. Non esistono accordi di conversione tra istruttori. Chi viene formato dalla FIT può operare in ambito federale, mentre chi lo fa con la UISP può operare esclusivamente nel proprio ambito associativo.

  9. Le eventuali controversie saranno diramate della Giunta Nazionale CONI.

Onestamente, l'accordo sembra decisamente favorevole alla FIT. La Federazione dovrà restituire il denaro eventualmente già intascato dai club con doppia affiliazione, ma è una cifra non così decisiva nel bilancio complessivo della federazione. La cifra da restituire si può quantificare, con grande approssimazione, tra i 100 e i 200.000 euro. Nel 2014, ultimo bilancio pubblicato dalla FIT, era stato registrato un attivo di 1.301.477 euro. Per il resto, la UISP vede una restrizione del suo raggio d'azione, in particolare nell'organizzazione di tornei. Nello specifico, i tornei UISP che daranno punti per le classifiche FIT “porteranno” iscritti ai vari tornei FIT perché, una volta ottenuta una classifica federale, i giocatori potranno svolgere soltanto attività FIT (perché i tornei UISP saranno limitati ai “mai classificati”).