Il direttore degli Internazionali BNL d’Italia, persona di assoluta fiducia di Angelo Binaghi, è il nuovo presidente del Comitato Regionale che rappresenta la regione più “tennistica” d’Italia. L’evento-clou sarà il Masters ATP Under 21, di cui emergono i primi dettagli. La metamorfosi di una regione storica oppositrice.

Sarà un nome molto noto a guidare il tennis lombardo nel quadriennio olimpico 2017-2020: Sergio Palmieri. Ex giocatore di livello internazionale, ex manager di John McEnroe e attuale direttore degli Internazionali BNL d’Italia, il bolognese Palmieri si lancia in un’avventura inedita a quasi 71 anni di età. La sua elezione plebiscitaria (ha preso 290 voti su 310 disponibili) dà un segnale importante sull’orientamento politico della FIT, anche su scala locale. Per anni, infatti, la Lombardia è stata la regione-guida dell’opposizione al governo federale, in particolare nei 30 anni (11.111 giorni, a detta dell’interessato) di presidenza di Ettore Trezzi. Quest’ultimo, uscito di scena da qualche anno dall’ambito dirigenziale, ha scritto un libro (in verità poco pubblicizzato), “Oltre la rete del tennis”, in cui ha raccontato la sua visione delle gestioni FIT sin dai tempi di Paolo Galgani. Anche il Comitato Regionale Lombardo, tuttavia, era caduto nell’infrazione delle irregolarità amministrative che hanno portato a un cambiamento degli organi direttivi. La vicenda ha avuto tante ripercussioni a livello legale, sempre favorevoli alla FIT (in ambito sportivo, Trezzi e la Federazione si accordarono per un’inibizione di 24 mesi dello stesso Trezzi a ricoprire cariche federali).

I TANTI RUOLI DI PALMIERI
L’indirizzo si è dunque spostato su una linea più favorevole al “governo” con la presidenza di Antonio Mariani, che peraltro è stato eletto per acclamazione presidente onorario. “Abbiamo 21 regioni su 21 ad appoggiarci” ci ha detto, con un certo orgoglio, il Presidente Angelo Binaghi a margine della sua rielezione dello scorso 11 settembre. Non c’è dubbio che oggi la Lombardia sia una delle regioni con maggiore sostegno alla FIT, se non altro perché la storia recente di Sergio Palmieri è chiara: direttore degli Internazionali d’Italia dal 2003 (dopo l’allontanamento di Adriano Panatta), è responsabile organizzativo degli eventi di Davis e Fed Cup in Italia, nonché capo-delegazione per i match in trasferta. Segno che il Consiglio Federale nutre assoluta fiducia nei suoi confronti. Tra l’altro, per un breve periodo è stato addirittura responsabile ad-interim del Settore Tecnico dopo che Riccardo Piatti non aveva rinnovato il suo accordo, a fine 2007.





ARRIVA IL MASTERS UNDER 21
La novità più importante, come è noto e come vi avevamo anticipato, sarà il Masters Under 21. Palmieri ha confermato le informazioni che vi avevamo già dato, integrandole con altre: si giocherà a Milano (la città è già stata comunicata all’ATP), ma non è ancora stata decisa la sede. La formula sarà simile al Masters ATP ma con due differenze: gli ammessi di diritto saranno sette e ci sarà spazio per una wild card (che probabilmente emergerà da una mini-prequalificazione tra i migliori Under 21 italiani), e il torneo si snoderà su cinque giorni anziché sette: si partirà mercoledì e ci saranno quattro match al giorno fino a venerdì, poi semifinali al sabato e finali alla domenica. La formula, insomma, è totalmente identica a quella delle defunte ATP Challenger Finals, che si sono giocate in Brasile fino all’anno scorso. Guidare la Lombardia sarà un impegno notevole per Palmieri: si parla della regione con più tesserati in Italia (circa 50.000, nettamente davanti al Lazio) e con più club affiliati, oltre il 15% abbondante del totale. Ad affiancarlo, il consiglio sarà composto da Federica “Chicca” Bonsignori (ex top-30 WTA), Enrico Cerutti (figura storica, oggetto di alcune polemiche negli anni 90), Chiara Motta, Alberto Paris, Luciano Scaroni, Walter Schmidinger, Ezio Natale Terreni e Gianluigi Terzi. Alla luce del nuovo impegno, sarà interessante vedere se Sergio Palmieri porterà avanti gli altri incarichi federali, a partire dalla direzione degli Internazionali BNL d’Italia. Riuscirà a far combaciare tutto?