di Roberta Lamagni – foto Getty Images
La "vecchia guardia" del tennis continua a perdere colpi. Con Federer lontano dal tour ormai da 4 mesi (e con la certezza di rivederlo solo nel 2017), lo sfogo di Nadal a fine match nel primo turno del Masters 1000 di Shanghai mostra chiari e profondi i segni dell'età.
Lo spagnolo – 30 anni, 14 Slam – è apparso preoccupato e molto deluso dopo la sonora batosta (63 76) subita dal serbo Troicki (n. 31 Atp) nella sua prima apparizione a Shanghai. Del resto come dargli torto, visto che l'ultimo titolo stagionale del maiorchino risale ad aprile, al torneo di Barcellona. Per un atleta soprannominato il Cannibale – proprio per la facilità con cui divorava trofei – questa astinenza non può che generare un vortice di timore e sfiducia settimana dopo settimana.
Così, come è sempre stato nel suo stile, Nadal ha affrontato l'argomento pubblicamente, senza nascondere incertezze e confusione: "Non so ancora cosa deciderò per le prossime settimane. Devo rifletterci. Certamente non posso confermare il mio calendario".
L'annuncio di una chiusura di stagione anticipata (Atp Finals incluse, ovviamente) non sarebbe una novità per il Nino, che anche in annate più vincenti non ha mai espresso particolare feeling con le competizioni indoor. Su terreni veloci, "viziati" da coperture, Nadal ha sempre avuto diffcoltà ad esprimere il suo tennis. I suoi tendini logori e sofferenti non amano superfici poco ammortizzanti, come è il caso del cemento. Aggiungiamo poi che, causa uno stile di gioco dispendioso, Rafa sistematicamente approda in questa parte dell'anno con meno smalto e brillantezza rispetto a tanti altri colleghi, la decisione sembra scontata.
Le ragioni per uno stop ci sono tutte, insomma, anche se lo spagnolo stesso pare fatichi a convincersene. "Non sono sicuro di cosa mi serva per arrivare al 100% al 2017. A volte continuare a gareggiare non è la giusta soluzione. Meglio forse fermarsi e allenarsi. Questo potrebbe essere il momento giusto".
La prima sconfitta di sempre di Nadal con Troicki arriva a pochi giorni dalla sconfitta nei quarti del torneo di Pechino con Grigor Dimitrov: segni inequivocabili di un declino. Lo stesso Rafa ammette di conoscere le sue debolezze in campo: "Ogni volta che colpisco di diritto ho bisogno di far male e questa cosa oggi non capita sempre. Forse a causa della paura per il mio infortunio al polso, ma certamente ho bisogno di muovermi meglio per colpire più diritti".
Federer a riposo, Djokovic in cerca di motivazioni, Nadal in difficoltà: con 3 dei Fab Four in riserva, Andy Murray potrebbe metterci la zampata, Wawrinka permettendo. La risposta nelle prossime settimane.