Indossando un costume tipico uzbeko, Karin Knapp ha finalmente cancellato i dolori e le sfortune del passato. A Tashkent ha vinto il primo titolo WTA. "Non immaginate quanto sia felice".
Di Riccardo Bisti – 14 settembre 2014
13 settembre 2014: difficilmente Karin Knapp dimenticherà questa data. Dopo tanta sfortuna e altrettante sconfitte, l'altoatesina ha conquistato il suo primo titolo WTA. E poco importa che Tashkent, nel remoto Uzbekistan, abbia ospitato un torneo di secondo livello, con una sola top-50 in tabellone. Adesso c'è anche lei nella lista delle italiane che si sono aggiudicate almeno un titolo WTA. Se lo meritava. Per l'Italia è il successo numero 64 e prolunga una serie inaugurata 32 anni fa da Sabina Simmonds. Se nei turni precedenti non aveva sconfitto avversarie irresistibili, il successo in finale contro Bojana Jovanovski è di buon livello, giacchè la serba era numero 1 del tabellone. Karin si è imposta col punteggio di 6-2 7-6, ma ha avuto paura di non farcela. “Ero avanti 6-2 4-2, ma quando lei mi ha raggiunto sul 4-4 ho avvertito un forte senso di stress – ha detto la Knapp – in quel momento ho provato a restare focalizzata mentalmente e di pensare soltanto ai miei colpi. Per fortuna ha funzionato”. L'altoatesina (ma ormai laziale d'adozione) aveva fatto parlare di sé tra il 2007 e il 2008, quando aveva raggiunto la sua prima finale ad Anversa e si era arrampicata al numero 35 WTA. Poi i problemi al cuore (scoperti dai medici del CONI prima di Pechino 2008) e quelli al ginocchio l'avevano fatta scomparire dalla geografia tennistica. Franata al numero 616 WTA, ha avuto la forza di tornare forte come prima.
"MAGARI RESTO QUI UN'ALTRA SETTIMANA!"
Nel 2013 ha vissuto un'ottima stagione, volando fino al numero 39 WTA. Quest'anno ha raccolto un mucchio di eliminazioni al primo turno, scendendo in 89esima posizione. Ma adesso è tutto cancellato, tutto dimenticato. “Non sono in grado di dire quanto sia felice adesso – ha detto Karin – mi sono sottoposta a cinque operazioni, negli ultimi sei anni sono stata spesso fuori dal tennis, ma sapevo che un giorno sarebbe stato possibile vincere il mio primo torneo WTA. E sono contenta che sia successo qui a Tashkent. Ho giocato talmente bene, per tutto il torneo, che scherzando con i miei allenatori ho detto che saremmo restati qui un'altra settimana!”. Quando si parla di allenatori, Karin fa riferimento a i fratelli Francesco e Alessandro Piccari. Il primo è anche diventato il suo fidanzato, ma ciò che conta è che le hanno restituito l'amore per il tennis. Adesso la classifica tornerà a sorridere, ma i numeri contano poco. La bella notizia è che adesso, nella storia del tennis azzurro, c'è un posto anche per Karin Knapp. E non solo per i rimpianti e per gli infortuni.
WTA TOUR – TUTTI I SUCCESSI ITALIANI 1982 – Bakersfield – Sabina Simmonds b. Lea Antonopolis 6-2 6-1
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