Giorgi conquista il primo titolo Wta a s-Hertogenbosch sconfiggendo l’enfant prodige svizzera Belinda Bencic per 7-5 6-3. Dopo tre sconfitte, finalmente Camila può esultare… di GIORGIO VALLERIS

di Giorgio Valleris – foto Getty Images

 

Sull'erba olandese danza leggiadra, salvo poi sferrare missili improvvisi, quelli che sono la sua croce e la sua delizia. Finalmente Camila Giorgi può sorridere e lasciarsi alle spalle critiche e amarezze, oggi a s-Hertogenbosch ha conquistato il suo primo titolo Wta sconfiggendo la 18enne svizzera Belinda Bencic per 7-5 6-3. Dopo tre finali perse non c'è più nessun tabù. Molti appassionati avevano ancora negli occhi quel match di primo turno al Foro Italico di poche settimane fa quando la Giorgi aveva fatto e disfatto tutto, permettendo alla Jankovic di passare il turno senza infamia né lode. Allora i gratuiti avevano quasi doppiato i vincenti e la sconfitta non era che la logica conseguenza matematica  di tutto ciò. Oggi la musica è stata un'altra. La Bencic ha forza e talento; un talento ancora acerbo, ma limpido. Insomma, una giocatrice che può giocare brutti scherzi.

 

Ma il peso della finale, paradossalmente, lo ha sentito di più la 18enne elvetica che la Giorgi, sebbene arrivasse da tre finali perse. Oggi la 23enne di Macerata ha colpito forte ma ha anche sbagliato poco offrendo una prova di maturità e giocando un ottimo match.

 

Il primo set è molto equilibrato, anche se la tennista di Macerata sembra più intraprendente dell'avversaria. Non c'è spazio per nessun break, almeno fino all'epilogo quando, avanti 6-5, Camila ha la prima e unica palla break del parziale, Bencic spara un dritto largo e il primo set si chiude, meritatamente, sul 7-5 per l'azzurra. Il secondo parziale sembra, nelle prime fasi, la fotocopia del primo. Ma per attendere la svolta basta attendere l'ottavo gioco quando Giorgi strappa il servizio a zero all'avversaria, ipotecando di fatto il titolo. Questa volta, infatti, non c'è spazio per "harakiri" dell'ultimo minuto, Camila è in fiducia e chiude agevolmente sul 6-3 dopo 1 ora e 24 minuti.

 

Dopo tre finali perse, due a  Katowice 2014 e 2015 e una a Linz nel 2014, Camila può esultare sull'erba olandese, proprio come aveva fatto un'altra italiana, Roberta Vinci, nel 2011. Bencic può comunque sorridere, continua la sua ascesa e da domani sarà al numero 32 del mondo, appena dieci punti davanti a Camila che sarà 33esima (best ranking 31).