Mentre non dovrebbero esserci dubbi sulla sede (lo Stadio Pierre Mauroy di Lille), c'è ancora molta incertezza sulla superficie che ospiterà la finale di Coppa Davis tra Francia e Svizzera. Il team guidato da Arnaud Clement non ha ancora deciso se optare per la terra battuta o il duro. Di primo acchitto, il rosso sembrerebbe meglio, ma Federer vanta comunque quattro finali a Parigi e Wawrinka si è imposto a Monte Carlo. In casa francese, un campo veloce darebbe una mano a Tsonga (che però vanta una semifinale a Parigi), mentre Monfils e Gasquet sono nati sulla terra pur essendo ottimi anche sul cemento. "Non credo che la scelta della superficie sia così importante – ha detto Tsonga – quello che farà la differenza sarà la motivazione dei giocatori". Entro una settimana, la federtennis francese ufficializzerà la sede (oltre a Lilla, c'è la candidatura di Nizza, già sede della finale 1999 contro l'Australia). Mentre non dovrebbero esserci dubbi sulla sede (lo Stadio Pierre Mauroy di Lille), c'è ancora molta incertezza sulla superficie che ospiterà la finale di Coppa Davis tra Francia e Svizzera. Il team guidato da Arnaud Clement non ha ancora deciso se optare per la terra battuta o il duro. Di primo acchitto, il rosso sembrerebbe meglio, ma Federer vanta comunque quattro finali a Parigi e Wawrinka si è imposto a Monte Carlo. In casa francese, un campo veloce darebbe una mano a Tsonga (che però vanta una semifinale a Parigi), mentre Monfils e Gasquet sono nati sulla terra pur essendo ottimi anche sul cemento. "Non credo che la scelta della superficie sia così importante – ha detto Tsonga – quello che farà la differenza sarà la motivazione dei giocatori". Entro una settimana, la federtennis francese ufficializzerà la sede (oltre a Lilla, c'è la candidatura di Nizza, già sede della finale 1999 contro l'Australia).