WIMBLEDON, DAY 10 – In palio la finale femminile. Favorite Kvitova e Halep, ma entrambi i match sono aperti. In particolare, la Bouchard può dire la sua. In campo appena un titolo del Grande Slam.

Di Gianluca Roveda – 3 luglio 2014

 
In pochi si aspettavano la sconfitta di Andy Murray contro Grigor Dimitrov. Men che meno in tre set, di cui solo uno combattuto. Un disastro che mi ha fatto fare brutta figura, così come la netta sconfitta della Lisicki contro Simone Halep. In realtà, la tedesca era partita piuttosto bene (avanti 4-1 nel primo), poi ha incassato un parziale di undici game di fila. Che disastro. D’altra parte, come scrivevo ieri, Wimbledon 2014 non è il mio torneo. Meno male che non ho scommesso soldi, anche se il bilancio economico non dipende soltanto dal numero di pronostici azzeccati, ma dal loro “peso”. Mi secca non aver centrato neanche un en-plein. Ci provo oggi, con le semifinali femminili. La mia finale è Kvitova-Halep: le motivazioni sono qui sotto, argomentate nel modo più approfondito possibile. Sono d’accordo con le quote dei bookmakers, che vedono la Kvitova favorita in misura maggiore (1.42) rispetto a quanto non sia la Halep (1.67). Non sono partite scontate, ma ho la sensazione che dopo tante sorprese potremmo vivere una giornata “ordinaria”.
 
KVITOVA – SAFAROVA
Il pronostico più facile: vincerà una mancina ceca! Battute (orribili) a parte, è un match difficile perchè tra le due c’è uno splendido rapporto. Se Federer-Wawrinka sono amici, le ceche sono come sorelle. Hanno vissuto tante avventure in Fed Cup, vincendone un paio (con una terza in arrivo), e si conoscono benissimo. Fino a gennaio si erano affrontate solo una volta, poi quest’anno ci sono state ben quattro sfide. Tutte a favore della Kvitova. L’ultima risale a Eastbourne, due settimane fa, e finì 6-1 5-7 7-6. Segno che la Safarova può fare match pari. Vincere? Non so. Ho dato un’occhiata alla preview di Courtney Nguyen, sempre molto attenta ai dettagli, e ho notato che ha scritto più o meno le stesse cose che avevo sostenuto io: giocare senza troppi occhi addosso sta facendo bene alla Kvitova. Per il suo carattere, minore è l’attenzione e maggiori sono le chance di vittoria. Petra è cresciuta con il padre su un campo indoor di moquette appoggiata sul legno. Si spiegano così i suoi colpi piatti e la capacità di gestire i rimbalzi bassi. Lo fa meglio della Safarova, il cui tennis più adatto al cemento. Però ha imbroccato il torneo della vita: non perde più i tie-break (ne ha vinti tre su tre) e ha spazzato via le ultime due avversarie. In particolare, mi ha sorpreso il 6-3 6-1 a Ekaterina Makarova. E' la meno forte, ed anche la meno affidabile. Quando non c’è Petr Pala (capitano di Fed Cup) in panchina, può battere la numero 1 e perdere con la 200. Ma la sua fiondata di dritto lungolinea fa male. Il doppio l’ha aiutata a completarsi: molto dipenderà dal suo servizio. Se terrà una buona percentuale di prime (ad oggi è quella che la difende meglio, con l'82%) può dire la sua, ma vedo favorita la Kvitova perchè è più “campionessa” e sa come ci si comporta in certe situazioni. Oltre al successo del 2011, vanta altre prestazioni di rilievo negli Slam. Inoltre mi sembra più solida con il rovescio.”Sono più aggressiva dell’anno scorso. Probabilmente è merito dell’erba – ha detto la Kvitova – prima di Wimbledon ho svolto ottimi allenamenti e questo mi ha riempito di fiducia”. Per lei, lo stato mentale è importante. Vedo solo due pericoli: il servizio della Safarova e la mente sgombra di Lucie, che però potrebbe riempirsi di pensieri se il match fosse combattuto. Scelgo Petra anche se “LA” storia sarebbe un’altra.
KVITOVA IN DUE SET.
 
HALEP – BOUCHARD

Entrambe hanno ottime ragioni per sperare nella vittoria. La Bouchard non ha perso un set in tutto il torneo, ma ha avuto un pizzico di fortuna e non le sono mancate le difficoltà, soprattutto nell’ottavo contro Alize Cornet, giocatrice con un tennis non troppo diverso da quello della Halep. Se la francese fosse stata un po’ più attenta, l’avrebbe portata almeno al terzo. Ma li è emersa la grande qualità della Bouchard: una testa da campionessa. Testa da trentenne e fisico da ventenne: cosa volere di più? In tutto il torneo, “Genie” non ha dato segni di cedimento. Certo, ha affrontato solo una top-10, Angelique Kerber, piuttosto stanca dopo la maratona con la Sharapova. Altre giocatrici hanno fatto il lavoro sporco di toglierle di mezzo Serena Williams e Maria Sharapova. Ma le grandi imprese nascono anche con un pizzico di fortuna. Sul piano strettamente tecnico, la Halep si fa preferire. Con il suo volto da ragazza-immagine, perfetto per gli shooting forografici, nasconde limiti tecnici evidenti. Nei pressi della riga vale già le top-5, ma è vulnerabile sia in difesa che quando è costretta ad attaccare. Le volèe sono francamente imbarazzanti, ricordano il Juan Carlos Ferrero di una dozzina d’anni fa. Al contrario, la Halep è piccolina ma compensa con un braccio educato, due gambe da maratoneta (ha una fasciatura alla coscia da inizio torneo, ma apparentemente non le ha creato problemi) e una capacità di muovere il campo che ricorda Kim Clijsters. In questo senso, il neo-coach Wim Fissette (ex proprio della belga) ha fatto un capolavoro. Inoltre sbaglia pochissimo: ha commesso 68 errori gratuiti in tutto il torneo contro i 90 della Halep, appena 20 negli ultimi due match. Per lei è stato importante battere la Lisicki sul Centrale, perchè prima non l’aveva mai calcato. Al contrario, Eugenie è già perfettamente a suo agio nei campi principali, sin dal 2012, quando battè Elina Svitolina nella finale del torneo junior. E’ vero che la Bouchard è alla terza semifinale di fila, ma anche la Halep non scherza: quarti in Australia (ha sbagliato partita con la Cibulkova, ma in quel periodo era senza coach) e titolo sfiorato a Parigi: insomma, entrambe hanno vinto 15 partite su 17. Mi aspetto una sfida equilibrata con vittoria finale della Halep perchè ha la freddezza necessaria per giocare sotto pressione e far valere un tennis più completo. Per dirla con Rino Tommasi, vado con lei “pur turandomi il naso”.
HALEP IN TRE SET.
 
PRONOSTICI TOTALI: 125
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