Juan Carlos Ferrero ha buoni ricordi in Coppa Davis. Da giocatore l'ha vinta due volte, nel 2000 (da protagonista) e nel 2004 (un po' meno), poi ha collezionato tante altre presenze. Ritiratosi a fine 2012, il valenciano resterà nell'ambiente come direttore del torneo ATP di Valencia, ma tra le sue speranze c'è quella di sedersi sulla panchina oggi occupata da Alex Corretja. Intervistato dalla Radio del quotidiano spagnolo Marca, JCF spera di portare Rafa Nadal al suo torneo. "Ci proveremo. Da qui al Roland Garros capiremo tante cose". Ferrero sta dando una mano a Nicolas Almagro ("Spero che il mio aiuto possa farlo crescere a livello mentale, è quello che gli manca per fare l'ultimo salto di qualità"). In merito al capitanato di Davis, "Mosquito" ha detto: "E' qualcosa che mi piacerebbe fare. Non so se sarà l'anno prossimo, il seguente o ancora più in là. E' un ruolo compatibile con quello di direttore del torneo di Valencia". E' vero: accade lo stesso in Argentina con Martin Jaite, direttore del torneo di Buenos Aires. "Per me la Davis è sempre stata una priorità – ha concluso Ferrero – se qualcuno la salta, è sempre per motivi di forza maggiore. Mi rifiuto di pensare il contrario". . Da giocatore l'ha vinta due volte, nel 2000 (da protagonista) e nel 2004 (un po' meno), poi ha collezionato tante altre presenze. Ritiratosi a fine 2012, il valenciano resterà nell'ambiente come direttore del torneo ATP di Valencia, ma tra le sue speranze c'è quella di sedersi sulla panchina oggi occupata da Alex Corretja. Intervistato dalla Radio del quotidiano spagnolo Marca, JCF spera di portare Rafa Nadal al suo torneo. "Ci proveremo. Da qui al Roland Garros capiremo tante cose". Ferrero sta dando una mano a Nicolas Almagro ("Spero che il mio aiuto possa farlo crescere a livello mentale, è quello che gli manca per fare l'ultimo salto di qualità"). In merito al capitanato di Davis, "Mosquito" ha detto: "E' qualcosa che mi piacerebbe fare. Non so se sarà l'anno prossimo, il seguente o ancora più in là. E' un ruolo compatibile con quello di direttore del torneo di Valencia". E' vero: accade lo stesso in Argentina con Martin Jaite, direttore del torneo di Buenos Aires. "Per me la Davis è sempre stata una priorità – ha concluso Ferrero – se qualcuno la salta, è sempre per motivi di forza maggiore. Mi rifiuto di pensare il contrario".