di Federico Mariani – foto Getty Images
David Ferrer incassa la settima edizione del Malaysian Open di Kuala Lumpur trionfando per la venticinquesima volta a livello Atp. Per portare a casa il titolo, Ferru ha superato nell’atto finale il connazionale Feliciano Lopez, battuto con un duplice 7-5 in un’ora e trentatré minuti di gioco. Per il trentatreenne di Javea si tratta del quarto titolo del 2015, il primo in assoluto a Kuala Lumpur, facendo divenire la stagione in corso come la seconda più proficua della carriera dopo l’inarrivabile 2012 quando l’iberico si portò a casa ben sette trofei del circuito maggiore.
Ferrer si conferma infallibile in finale per quanto riguarda il 2015 vincendo il quarto titolo in altrettanti ultimi atti disputati; in generale quella giocata oggi era la finale numero cinquanta per lo spagnolo che si attesta ad una precisa media del 50% di successo. Per quanto, invece, attiene a Feliciano Lopez si tratta della terza sconfitta in altrettante finali nel 2015 e la nona sfida persa col connazionale su quindici.
Succedendo a Nishikori nell’albo d’oro di Kuala Lumpur, Ferrer incassa 250 preziosi punti che rafforzano l’ottava piazza già detenuta nella classifica Race, la graduatoria utile per qualificarsi per le Finals londinesi, staccando di quasi 700 punti Richard Gasquet al momento nono, un cuscinetto di sicurezza abbastanza affidabile per il proseguo della stagione.
La finale è stata decisa da pochi punti, tutti incamerati da Ferru che è stato bravo a marcare la differenza quando più il momento lo richiedeva. Nel primo set Ferrer mantiene un’eccezionale percentuale di prime in campo (86%, con appena quattro punti giocati con la seconda) con un’ottima resa del 70%. Anche Lopez porta a casa sette punti su dieci con la prima, ma fa appena il 25% con la seconda e, dopo il ravvicinato scambio di break nel settimo e l’ottavo gioco, Ferrer piazza la zampata decisiva nel dodicesimo game strappando il servizio a quindici ed incamerando così il primo parziale. Nella seconda frazione in due circostanze il valenciano ha tre palle break per scappare, ma è sempre sontuoso Lopez nel vanificare le sei opportunità e resistere fino al dodicesimo gioco quando, come un deja-vu, Ferrer opera il break decisivo ancora a quindici che gli vale l’incontro e, quindi, il titolo.