di Giorgio Valleris –foto Getty Images
Nel tennis d’oggi capita sempre più di rado che la tecnica pura abbia la meglio sulla condizione atletica, a volte però succede ancora. Non oggi, perché il film andato in scena nella SuperTennis Arena celebra la straripante potenza di David Ferrer sul genio e sregolatezza di Richard Gasquet. In semifinale ci va lo spagnolo che ha piegato il francese per 76(4) 6-3 dopo un’ora e 47 minuti. Il risultato parla da solo, il match è stato tiratissimo e David ha dovuto far ricorso a tutte le sue energie per piegare un Gasquet in gran forma; a questi livelli il francese non lo si vedeva più da un bel pezzo.
Nel primo set i due conquistano un break a testa, Gasquet strappa il servizio a Ferrer e lo aggancia sul 4-4 per poi allungare sul 5-4. Ma David non ci sta e impatta sul 5-5 e dopo un’ora esatta in campo si va al tie break. Richard si porta sul 4-2 ma spreca il vantaggio con un doppio fallo. Ferru infila cinque punti consecutivi e fissa il punteggio sul 7-6(4) dopo un’ora e nove minuti. A far la differenza, in una prima partita estremamente equilibrata, sono soprattutto alcuni numeri: lo spagnolo mette a segno 18 vincenti a 12 e commette 12 errori non forzati contro i 16 del francese.
Al netto di ogni scaramanzia, rileviamo che dopo il primo set Gasquet cambia abbigliamento e torna in campo con una maglia rossa al posto di quella azzurra con la quale ha iniziato l’incontro. Il 27enne transalpino parte col piede giusto nella seconda frazione strappa subito il servizio al valenciano che però gli restituisce immediatamente il favore pareggiando i conti sull’1-1. La svolta arriva dopo un’ora e 43 minuti quando Ferru brekka Gasquet senza lasciargli nemmeno un 15 e conquista la possibilità di servire per l’incontro sul 5-3. Sale subito sul 40-15 guadagnandosi due match point e gli basta il primo per chiudere la pratica ed accedere in semifinale.
Nel secondo set il calo atletico di Gasquet è stato evidente, il francese non è più riuscito a contenere i colpi pesanti di Ferrer che, da parte sua, ha imposto molto bene il suo consueto tennis con rovesci incrociati sempre precisi che, spesso e volentieri, gli hanno consentito di aprirsi il campo e chiudere i punti con il suo dritto letale. Superato l’ostacolo Gasquet nei quarti, il 30enne iberico domani se la vedrà con il vincente della sfida tra Rafa Nadal e Tomas Berdych, in campo in questo momento.
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