Lo spagnolo trova un'autostrada in tabellone e centra la finale più importante del 2014 dopo una stagione sottotono, almeno per lui. Benneteau eliminato in due set.

Di Cosimo Mongelli – 17 agosto 2014

 

Se ne facciano una ragione gli esteti e gli schizzinosi: se c'è un giocatore capace di capitalizzare al massimo le opportunità che gli si presentano, beh, è David Ferrer. Ormai dato per disperso, sul viale del tramonto, in caduta libera. Ormai snobbato e dimenticato dai più. La fortuna gli ha tolto dalla strada Djokovic e Wawrinka, protagonisti di una trasferta americana a dir poco imbarazzante, e lui non s'è fatto pregare. Trovarsi in semifinale una sorpresa assoluta come il francese Julien Benneteau (il suo tabellone per arrivare a questo inaudito traguardo, impalpabile Wawrinka a parte, fa abbastanza sorridere) è come dover giocare una volèe a campo aperto. E David l'ha eseguita alla perfezione. Un'ora e un quarto di gioco, minuto più minuto meno, il tempo necessario per chiudere la pratica, in una partita mai davvero in discussione. L'illusorio equilibrio iniziale viene interrotto al settimo gioco. Nel game precedente. Il francese usufruisce di una palla break, l'unica e ultima dell'incontro. David la cancella senza nemmeno scomporsi e decide che è ora di salire in cattedra.

 

LA FINALE PIU' INATTESA

Tre giochi (di cui due break) di fila e set chiuso per 6 giochi a 3. La seconda frazione regala ancor meno sussulti ed emozioni. Lo spagnolo non sbaglia nulla, il francese non può che arrancare al cospetto della mostruosa intensità di David: altra categoria, altro sport, altro campo da gioco. Encomiabile il sussulto d'orgoglio di Julien, nell'ultimo game dell'incontro. Il suo avversario è oramai perso, irraggiungibile. 5 giochi a 2. Si ritrova 0-40 con tre matchpoint da fronteggiare. Li annulla, come non ci fosse un domani. Tra gli applausi quasi impietositi d'incoraggiamento. Ne annulla pure una quarta. Ma alla quinta Ferru decide che è ora di infilarsi sotto la doccia, e chiude baracca e burattini. Sorride, lo spagnolo, rivolgendosi al suo angolo e applaudendo il pubblico. Quella di Cincinnati sarà la settima finale in un Masters 1000. Forse la più inaspettata, in una stagione non entusiasmante, ma di certo meritata. Per aver saputo cogliere l'attimo. Dopo quanto successo a Toronto, bisognerà pensarci due volte prima di darlo per sfavorito.

 

MASTERS 1000 CINCINNATI – Semifinali

David Ferrer (SPA) b. Julien Benneteau (FRA) 6-3 6-2

Roger Federer (SUI) b. Milos Raonic (CAN)

 

PREMIER FIVE CINCINNATI – Semifinali

Serena Williams (USA) b. Caroline Wozniacki (DAN) 6-2 2-6 6-4

Maria Sharapova (RUS) b. Ana Ivanovic (SRB)