Tanti errori di dritto, uniti a un mediocre rendimento in risposta, spiegano il netto 6-2 6-2 con cui va fuori l'unica azzurra in gara a Cincinnati. Madison Keys è attenta e concentrata, e neanche una sospensione per pioggia aiuta Camila. Prima dello Us Open, giocherà a New Haven. Vanno fuori tre top-10: Wozniacki, Muguruza e Pliskova.

Nella giornata delle sorprese, non riesce a inserirsi Camila Giorgi. D'altra parte, l'azzurra non avrebbe nemmeno dovuto giocare il main draw del Premier Five di Cincinnati. Domenica aveva perso nelle qualificazioni contro la Tomova, ma grazie al forfait di Venus Williams è entrata in tabellone come lucky loser. Il buon match contro la Sevastova aveva giustificato qualche speranza in vista della sfida a Madison Keys: non è andata così: l'americana si è imposta con un doppio 6-2. Risultato un po' deludente, visto che in passato aveva già saputo battere (e nettamente) la Keys. A causa dei tanti match in programma, il match si è giocato sul Campo 10, piccola arena che è il quarto campo in ordine gerarchico. Poco da dire, se non che il match è stato sospeso per qualche ora a causa della pioggia. L'acqua non ha fatto riordinare le idee a una Giorgi irriconoscibile, almeno rispetto a Wimbledon. Pronti, via, è subito finita sotto 4-0. Perso il primo, ha provato a fare match di testa nel secondo set, ma lo strappo a favore della Keys arrivava già al quinto game. Dal 2-1 Giorgi, “Maddy” si aggiudicava cinque game di fila e approdava agli ottavi. A fare la differenza, due aspetti tecnico-tattici: la prima di servizio della Keys, implacabile (ha concesso soltanto due punti), e una ricomparsa fallosità con il dritto. A Wimbledon, Camila era piaciuta perché aveva mantenuto una certa regolarità con questo colpo. Le avversarie sanno che si tratta del suo punto meno forte, e insistono da quella parte. Sui prati londinesi le aveva respinte con perdite, mentre la Keys ha trovato un bancomat di punti. In fondo, il gioco della Giorgi è questo: grandi rischi, pochi margini. Quando questi saltano, le possibilità di vittoria calano rapidamente. La rivedremo in campo tra qualche giorno a New Haven, ultima rifinitura prima dello Us Open. La presenza della Giorgi è resa necessaria dai forfait a Washington e Montreal: se è vero che a Cincinnati ha giocato quattro partite, è meglio mettere ancora un po' di tennis nelle gambe prima di New York.

ELIMINATE WOZNIACKI, MUGURUZA E PLISKOVA
Nell'umido mercoledì di Cincinnati sono uscite addirittura tre top-10. In rigoroso ordine di classifica, Caroline Wozniacki, Garbine Muguruza e Karolina Pliskova. La danese ha alzato bandiera bianca dopo aver perso il primo set contro Kiki Bertens. Non è un buon momento per Caroline: da un mesetto convive con un problema al ginocchio sinistro che l'ha costretta a saltare Washington e a perdere subito a Montreal. La sua sconfitta “apre” il tabellone nella parte bassa, visto che era la testa di serie numero 2. Negli ottavi, la Bertens se la vedrà con Anett Kontaveit. Prosegue il momento negativo di Garbine Muguruza, le cui battute d'arresto diventano sempre più frequenti (e preoccupanti): stavolta si è arresa a Lesia Tsurenko ed è una sconfitta dolorosa, poiché voleranno via i 900 punti della vittoria di dodici mesi fa. “Penso sia stata una pessima partita, ma sono contento di aver lottato fino alla fine – ha detto la spagnola – il livello non è stato granché, ma alla fine Lesia ha rimontato nel terzo set, ha giocato meglio e ha trovato un modo per vincere”. Anche la Muguruza ha problemi fisici: un infortunio al braccio le aveva impedito di giocare sia a San José che a Montreal. “Perlomeno non ho sentito nessun dolore. Non avevo molti allenamenti sulle gambe, ma almeno ho potuto giocare. Cercherò di prendere le cose positive da questa partita. Non avevo un infortunio serio da parecchio, quindi sono contenta che il recupero stia procedendo nel modo giusto”. Va fuori anche Mrs. Hrdlickova, alias Karolina Pliskova, che in un match tutto potenza ha lasciato strada ad Aryna Sabalenka. È finita 2-6 6-3 7-5. con tanto di due matchpoint annullati dalla bielorussa sul 5-4 nel terzo set. “All'inizio non tenevo una palla in campo, quindi per me è stata dura soprattutto mentalmente, ma poi mi sono ripresa” ha detto la bielorussa, che negli ottavi se la vedrà con Caroline Garcia (“Non l'ho mai affrontata, sarà un match interessante”). Con Serena Williams già eliminata, il Western & Southern Open conferma l'enorme equilibrio nel tennis femminile. D'altra parte, la stessa Simona Halep ha incontrato tante difficoltà nel suo match d'esordio, tre giorni dopo il successo a Montreal: la rumena è stata costretta a giocare tre set contro Ajla Tomljanovic. Quando l'incontro è stato definitivamente rimandato a giovedì, si trovava in vantaggio 4-3 nel terzo set ma dopo essere stata in svantaggio 3-0.