La Federtennis ucraina risponde al Comitato Olimpico nazionale: "Non sfidare i russi nello sport è perdere un fronte di guerra"

Il Comitato Olimpico nazionale ucraino sarebbe vicinissimo, secondo le ultime indiscrezioni, a prendere la seguente decisione: boicottare tutti gli sport e tutte le competizioni che includeranno russi e bielorussi, anche se ammessi in quanto atleti neutrali. Ecco la risposta della Federtennis ucraina, mostratasi in disaccordo con questo boicottaggio

Anhelina Kalinina, numero 28 del mondo e prima tennista ucraina (Foto Ray Giubilo)

Il Comitato Olimpico nazionale ucraino sarebbe vicinissimo, secondo le ultime indiscrezioni, a prendere la seguente decisione: boicottare tutti gli sport e tutte le competizioni che includeranno russi e bielorussi, anche se ammessi in quanto atleti neutrali. Questa possibilità non è affatto piaciuta ai tennisti ucraini, i quali, pur da sempre riluttanti a sfidare russi e bielorussi, adesso hanno fatto una clamorosa marcia indetro e sembrano sposare un approccio più battagliero, dunque più sportivo. Ecco che i più importanti rappresentanti del tennis gialloblù, quali Anhelina Kalinina e Dayana Yastremska, hanno firmato una lettera aperta e rivolta al proprio comitato, con la seguente richiesta: non prendere una decisione così drastica e lasciare che gli atleti ucraini possano competere in tutte le competizioni di tutti gli sport, indipendentemente dalla presenza o meno di giocatori russi o bielorussi.

"Questa decisione porterebbe alla morte del tennis ucraino - è spiegato in questa lettera, come riportato da L'Équipe - e ci farebbe perdere in quello che è un vero e proprio fronte di guerra: quello sportivo. La Federazione Internazionale Tennis (ITF) è stata la prima delle più grandi federazioni a sospendere l'adesione delle federazioni nazionali di Russia e Bielorussia. Le squadre di questi paesi sono squalificate da tutte le competizioni a squadre senza eccezioni, tra cui la Coppa Davis e la Billie Jean King Cup, con l'ammissione dei singoli atleti che avviene solo sotto bandiera neutra. I circuiti professionali di tennis ATP e WTA hanno sostenuto questa decisione e hanno introdotto le stesse restrizioni. Purtroppo, nonostante tutti gli sforzi della Federtennis ucraina e dei giocatori professionisti, i vertici del tennis non hanno sospeso gli atleti individualmente".

"Tale decisione - proseguono i tennisti ucraini, facendo riferimento al boicottaggio dalle competizioni - sarebbe equivalente ad una sanzione non contro gli aggressori, ma contro gli ucraini che, ciascuno al proprio livello, promuovono una posizione pro Ucraina in tutte le parti del mondo in cui giocano. Se i russi e i bielorussi sono autorizzati a competere, bisogna giocare con loro e sconfiggerli, non evitarli. Sì, come fanno i nostri ragazzi e ragazze delle forze armate al fronte, e tutti i cittadini coscienti, ognuno nella propria quotidianità. Prendiamo la posizione di continuare a partecipare alle competizioni internazionali, intensificando la lotta per la sospensione dei giocatori di Russia e Bielorussia e sconfiggendoli nei campi di tutto il mondo. Dobbiamo promuovere le nostre idee e i nostri valori comuni nel mondo, aiutando così le forze armate e gli ucraini colpiti da questa terribile guerra, nella misura in cui saremo in grado di farlo".

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