Lo svizzero batte Del Potro con un doppio 7-6 (rimontando da 0-5 nel tie-break del secondo) e andrà a caccia del quinto titolo a Dubai. Per lui è un ottimo momento. Del Potro ok, ma deve ancora lavorare.
Federer esulta: per lui sarà la seconda finale consecutiva dopo Rotterdam
Di Cosimo Mongelli – 2 marzo 2012
L’ultima volta che si erano incontrati, nella finale di Rotterdam di due settimane fa, Roger Federer aveva vinto con irrisoria facilità. 61 64 senza nemmeno lasciare a Del Potro il tempo di entrare in partita. Ma nessuno, allora, si aspettava qualcosa di più dall’argentino, rimessosi già miracolosamente sulla retta via dopo i gravi infortuni,fino a (ri)portarsi tra i primi dieci al mondo. E a farci sperare di essere tornato se stesso. Quello della vittoria agli Us Open del 2009. E nessuno si aspettava un’impresa quest’oggi. La curiosità stava tutta nel testare la forma e soprattutto la testa di Juan Martin e cogliere eventuali margini di miglioramento. Il favorito è Roger e alla fine è proprio lo svizzero a portarsi a casa la partita con un doppio tie break. E nonostante il punteggio possa far pensare ad un incontro giocato sul filo del rasoio la verità è che Del Potro deve ancora lavorare, magari anche centellinando i tornei, per poter davvero competere con i primi due o tre al mondo.
Federer da par suo non gioca nemmeno ai suoi consueti livelli. Soliti sprazzi di grande tennis, ottimo sul servizio, ma spesso svogliato, distratto e difettoso nella risposta. Del Potro arranca come può, annulla due palle break sul 5 a 6 e si porta al tiebreak. Dove parte malissimo, va sotto di due minibreak, quindi annulla 3 set point per poi arrendersi al quarto. Il secondo set è la fotocopia del primo. Federer conquista con facilità i suoi giochi, Del Potro si tiene a galla come può con il servizio. Annulla 3 palle break consecutive sull’ 1 pari, una quarta sul 2 pari. E si giunge quindi al secondo tiebreak dell’incontro. All’improvviso l’incoscienza:. Federer si dimentica di saper giocare a tennis. Si concede alla platea nell’imitazione di una giocatrice della Wta (osceni i primi due servizi concessi a Del Potro) e si trova sotto 5 a 0. L’Argentino forse nemmeno si rende conto di tanta grazia ricevuta, si rilassa un attimo, ma si porta comunque sul 6 a 2 e servizio. Set finito anche per il più esagitato ultras di Federer. E invece no, Del Potro appare troppo stanco e forse poco incline ad andare al terzo e non ne butta più una al di là della rete. 6 punti consecutivi per Federer che si porta a casa il secondo tiebreak e quindi il match.
Federer si giocherà quindi l’ennesima finale in questo torneo (già vinto quattro volte) contro Andy Murray. «Sarebbe splendido vincere il quinto titolo» ha detto Roger «È capitato solo per una manciata di tornei nella mia carriera. È bello essere tornati un'altra volta in finale. È per queste cose che gioco, per essere lì e guadagnarmi la possibilità di vincere un torneo. Ho giocato veramente bene negli ultimi mesi. Ho perso pochissimo. Sono in un grandissimo stato di forma. Ho avuto un confronto duro oggi, e spero di riuscire a fare un passo avanti domani. Vedremo come andrà» Del Potro forse troverà il tempo per ricaricare le pile. Ha già fatto enormi passi in avanti, ha già dimostrato che è tornato. “Penso di aver fatto un buon torneo, e sono felice del mio livello in questo momento” dichiara a fine partita. “Ovviamente mi spiace perdere questo tipo di partite, perché sento di poterle vincere. Ma ho fatto già dei miglioramenti da Rotterdam. Mi sto avvicinando e sto iniziando a prendere fiducia. Quindi magari la prossima volta se gioco al meglio nei momenti importanti posso pure vincere”
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