di Giorgio Valleris – foto Getty Images
Prima di affrontare gli US Open, vero e proprio crocevia di questo tribolato 2013, Roger Federer vuole testare le sue condizioni. Al contrario di quanto pochi mesi fa, quando scelse di stare lontano dai tornei ufficiali per quasi due mesi per allenarsi per preparare la stagione sulla terra, adesso il fenomeno di Basilea cerca di ritrovare la forma migliore giocando. Roger ha scelto di tornare a giocare sulla terra battuta prima di affrontare la serie di tornei sul cemento nord americano; una decisione che il sette volte campione di Wimbledon spiega così: “Non volevo proprio arrivare negli Stati Uniti sei settimane prima degli US Open. E’ una decisione che ho preso velocemente, il giorno dopo aver perso a Wimbledon: ho pensato che avevo due opzioni, o allenarmi o giocare più partite e il cuore mi ha detto di tornare subito a giocare”.
E a chi gli chiede se abbia già tracciato un bilancio di un’annata fin qui deludente, il campione svizzero risponde: "Ho analizzato in maniera critica la situazione dell'ultimo periodo: non è stata una cosa difficile perché l'ho sempre fatto anche nei miei momenti migliori”.
“Qui ad Amburgo – ha proseguito Roger – ho vissuto alcuni dei momenti più belli di tutta la mia carriera: ho vinto nel 2002 e grazie a quel successo sono entrato per la prima volta nella top ten. Qui torno sempre molto volentieri”. Sebbene il torneo tedesco sia stato ‘ridimensionato’ ad un Atp 500, la griglia di partenza è di quelle da grande palcoscenico; oltre a Re Roger (che esordirà oggi contro il 25enne di casa Daniel Brands, numero 58 del ranking) in campo anche Juan Monaco, Tommy Haas, Nicolas Almagro, Feliciano Lopez, Tommy Robredo e Fernando Verdasco.
Per lo svizzero la missione è difficile ma non impossibile: "Voglio giocare e vincere subito parecchi incontri; spero di conquistare un paio di tornei e poi concentrarmi per il gioco sui campi veloci".