da Londra, Daniele Rossi
Il primo ottavo di finale maschile va liscio come l'olio per Roger Federer che, nonostante i timori della vigilia, non ha sofferto contro il numero 3 americano Steve Johnson, reduce dal successo di Nottingham e dall'eliminazione dell'ormai ex enfant prodige Dimitrov.
Come da tradizione londinese, il caldo sole del mattino, nel primo pomeriggio lascia il posto a nubi grigie e ad un arietta frizzante. Centrale gremito e ovviamente adorante per Re Roger, a parte qualche irriducibile yankee, che prova a consolarsi dopo l'inopinata eliminazione della Vandeweghe in mattinata.
Federer inizia un po' contratto e lento negli spostamenti e sul 2-2 deve annullare 2 pericolose palle break. Johnson non ha timori reverenziali ma dimostra più di qualche limite in mobilità e soprattutto sul rovescio in back che butta regolarmente in rete. Ne approfitta Roger, che ottiene il break nel game seguente con un passante di rovescio. Johnson non reagisce e finisce per perdere di nuovo servizio e set, in appena 26 minuti.
Basta un break anche nel secondo set, avvenuto nel quarto game, grazie ad un'altra fallimentare discesa a rete di Johnson. Roger gioca decisamente più sciolto, regalando le solite perle di tocco e classe.
Lo svizzero però si distrae ad inizio del 3° parziale, con Johnson capace di issarsi sul 3-1 per poi farsi subito rimontare. La svolta avviene sul 5-5: Roger tira fuori dal cilindro un paio di magie che sono il preludio al break, al set e al match chiuso in poco più di 90 minuti di gioco.
L'elvetico raggiugne a quota 306 partite vinte Martina Navratilova in tutti gli Slam e prenota il quarto di finale contro Cilic. Il croato è rimasto in campo appena 44 minuti, prima che Nishikori alzasse bandiera bianca per un problema alle costole che si trascina fin dal torneo di Halle.
La partita di oggi è stata talmente di routine che in conferenza stampa il povero Johnson non è stato neanche menzionato. Fari già puntati sul match con Cilic: 'E' migliorato molto, soprattutto col servizio. La semifinale agli Us Open? Era stato impressionante, tutte le volte che avevo una mezza opportunità..boom, servizio vincente. Sarà un match duro'. Roger ha strappato una risata quando gli è stato chiesto quale obiettivo gli rimanesse: 'Nel tennis? Vincere un altro Wimbledon non sarebbe male… Nella vita? Non so, per quello devo chiedere a mia moglie!'.
R. FEDERER B. S. JOHNSON 6-2 6-3 7-5
M. CILIC B. K. NISHIKORI 6-1 5-1 RITIRO