Nonostante un paio di eliminazioni eccellenti (Stephens e Svitolina tra le donne), la prima giornata di Wimbledon ha avuto un unico tema, un argomento principe. Scendendo in campo sul Centre Court per sfidare Dusan Lajovic, Roger Federer non aveva il solito capo Nike (suo partner dal 1994), ma indossava un completo Uniqlo, azienda giapponese che sponsorizza Kei Nishikori e che qualche anno fa si era fatta conoscere su scala globale, vestendo per cinque anni Novak Djokovic. Niente annunci roboanti, soltanto un'immagine. La notizia non giunge inattesa: già qualche settimana fa era trapelata la notizia di una clamorosa offerta da 300 milioni di dollari in dieci anni. I soldi sono l'ultimo problema del multimiliardario Federer, ma una proposta del genere non si poteva rifiutare. Anche perché, ad essere ottimisti, almeno 6-7 anni del contratto si svilupperanno quando sarà un ex giocatore. L'accordo con Nike è scaduto a marzo, ed evidentemente qualcosa non ha funzionato nelle trattative per il rinnovo. Per esempio, il marchio “RF” (che ha avuto uno straordinario successo commerciale) resta nelle mani di Nike, ma lo svizzero ha sottolineato che tra qualche tempo tornerà a lui. Tadashi Yanai, fondatore e presidente di Uniqlo, ha presentato così la partnership: “Il signor Federer è uno dei più grandi campioni nella storia. Il mio rispetto per lui va oltre il campo da tennis. La nostra collaborazione riguarderà l'innovazione, sia dentro che fuori dal campo”.
CLAUSOLE VANTAGGIOSE
Il precedente contratto portava circa 10 milioni all'anno nel conto corrente di Federer: siglando l'accordo con Uniqlo, con la carriera agli sgoccioli, è riuscito addirittura a triplicare l'incasso annuo. Secondo l'ultima classifica degli atleti più pagati al mondo (stilata da Forbes, ma sulla cui attendibilità Maria Sharapova ha avuto qualcosa da ridire), Federer era al settimo posto. Circa il 90% dei suoi guadagni arrivavano dai contratti di sponsorizzazione, ma grazie a Uniqlo potrebbe dare l'assalto al primo posto. L'azienda giapponese non produce scarpe: a Wimbledon lo abbiamo visto con scarpe Nike, peraltro con la skyline di Londra cucita in oro e il numero 8, a certificare le sue vittorie a Wimbledon. E c'è anche il logo RF, probabile oggetto del contendere nella trattativa (poi fallita) con Nike. Il marchio del “baffo” ha avuto un netto calo di quotazioni in borsa non appena la notizia è diventata pubblica. Secondo alcune fonti, era pressoché impossibile rifiutare l'offerta Uniqlo, perché prevede alcune clausole molto vantaggiose: per esempio, Federer dovrebbe raccogliere il denaro anche se non dovesse giocare. Inoltre, potrà indossare alcuni “patch” pubblicitari sulle maniche, mentre la Nike non gliel'aveva permesso. Per correttezza, il team Federer (rappresentato da Tony Godsick) aveva dato a Nike la possibilità di bilanciare l'offerta, ma gli americani hanno preferito lasciar perdere. Se fate un salto sul sito web del “baffo”, vedrete che molti degli articoli griffati Federer sono già scontati.
UNIQLO ARRIVERÀ A MILANO NEL 2019
“In questo momento, il logo RF appartiene ancora a Nike, ma a un certo punto tornerà a me – ha detto Federer dopo il successo su Lajovic – spero che accada presto, e che Nike sia gentile e disponibile nel processo. È qualcosa che è stato molto importante per me e per gli appassionati. È in corso un processo di passaggio, ma la buona notizia è che tornerà a me, sono le mie iniziali”. Per ora, i prodotti Uniqlo griffati Federer non sono ancora in vendita. “Abbiamo appena iniziato, siamo fiduciosi che per l'inizio del 2019 il pubblico possa comprare i miei prodotti. Al momento, per quanto possano essere bravi e veloci, ha solo bisogno di un po' di tempo”. Uniqlo spenderà una montagna di soldi, ma ha fatto bene i suoi conti. Secondo alcuni calcoli, da qui al 2020 intascherà qualcosa come 29 miliardi di dollari, mentre il fatturato Nike dovrebbe attestarsi intorno ai 40 miliardi. Per i giapponesi sarà una bella sfida, perché non erano stati troppo efficaci nel promuovere la partnership con Novak Djokovic, durata cinque anni e chiusa nel 2017, senza rimpianti. “Si tratta di un'opportunità globale con tanti progetti esaltanti – ha detto Godsick – Mr. Yanai, presidente di Uniqlo, è entusiasta di far crescere il marchio di Roger in Asia e nel resto del mondo. Tutti sanno che Roger ha un forte interesse per la moda. Con Nike è stata un'ottima collaborazione, ma sarà così anche questa, e andrà ben oltre la sua carriera da giocatore. A lungo termine, possiamo fare grandi cose insieme”. Nonostante i cinque anni con Djokovic, Uniqlo non ha saputo sfondare in Italia. Attualmente non ci sono ancora negozi, ma il primo aprirà a Milano nel 2019. Oggi Uniqlo vanta 1.600 punti vendita in giro per il mondo e Yanai – secondo Bloomberg – ha un patrimonio di 18 miliardi di dollari che lo rende il 35esimo uomo più ricco al mondo. Una delle poche persone a poter dire di avere più soldi di Federer.