Dopo la sconfitta a Rotterdam per mano di Julien Benneteau, Roger Federer ha fatto sapere che in questi giorni andrà in Sud Africa, paese d'origine della madre e dove ha aperto una fondazione benefica. Tra gli obiettivi di Roger c'è un incontro con Nelson Mandela. "Spero di riuscirci. Stiamo provando a contattarlo. Sarebbe un sogno che diventa realtà. Non avrò molto tempo, perchè devo visitare uno dei progetti della mia fondazione. E' da parecchio che non mi reco in Sud Africa". Il rientro nel circuito è previsto la prossima settimana a Dubai, dove ha una casa e proverà a difendere il titolo conquistato nel 2012. Allo stesso tempo, Federer sosterrà la campagna per portare lo squash nel programma olimpico a partire dai Giochi del 2020. Nei giorni scorsi, Federer ha incontrato Nicol David, ex numero 1 al mondo di squash. "Ho iniziato la mia carriera giocando a squash, con una racchetta di legno. E' uno sport magnifico e spero che possa entrare nel programma olimpico. Ne sarei molto felice. Ci giocavo tutte le domeniche con mio padre".Dopo la sconfitta a Rotterdam per mano di Julien Benneteau, Roger Federer ha fatto sapere che in questi giorni andrà in Sud Africa, paese d'origine della madre e dove ha aperto una fondazione benefica. Tra gli obiettivi di Roger c'è un incontro con Nelson Mandela. "Spero di riuscirci. Stiamo provando a contattarlo. Sarebbe un sogno che diventa realtà. Non avrò molto tempo, perchè devo visitare uno dei progetti della mia fondazione. E' da parecchio che non mi reco in Sud Africa". Il rientro nel circuito è previsto la prossima settimana a Dubai, dove ha una casa e proverà a difendere il titolo conquistato nel 2012. Allo stesso tempo, Federer sosterrà la campagna per portare lo squash nel programma olimpico a partire dai Giochi del 2020. Nei giorni scorsi, Federer ha incontrato Nicol David, ex numero 1 al mondo di squash. "Ho iniziato la mia carriera giocando a squash, con una racchetta di legno. E' uno sport magnifico e spero che possa entrare nel programma olimpico. Ne sarei molto felice. Ci giocavo tutte le domeniche con mio padre".