La leggenda svizzera si racconta in un’intervista a GQ Sports: “Tutti hanno potuto vedermi giocare per l’ultima volta quel venerdì sera”
Roger Federer, anche dopo il suo ritiro, resta un personaggio di un’influenza unica tra gli appassionati e non di tennis. In occasione di un set fotografico in cui veste abiti UniQlo, lo svizzero ha rilasciato una lunga intervista al sito GQ Sports, al quale ha raccontato la sua vita dopo aver lasciato le competizioni: “Sono davvero sollevato per essere finalmente in pensione. Gli ultimi anni sono stati duri per via del mio ginocchio, senti che la fine si avvicina. Quindi quando tutto finisce e si ferma, hai varcato il limite e chiudi ufficialmente la carriera ti viene da dire ‘Wow, ok è stato bellissimo‘”.
Il 20 volte campione Slam ha parlato del momento del suo ritiro: “In quel momento stavo soffrendo perché sapevo che sarebbe stata dura. Il momento del ritiro a Londra è stato molto emozionante, anche per tutto quello che l’ha preceduto. Ciò che è stato sempre con te fino a quel momento se n’è andato per sempre e non potrai mai più riaverlo indietro. Come un treno che lascia la stazione. Non è semplice metabolizzare tutto da un giorno all’altro“.
Federer ha detto di esser molto contento del modo in cui ha lasciato: “Meglio che aver lasciato in un altro torneo. In quel caso infatti non sai se perderai al primo turno o in finale o quello che può succedere, quindi tutti non avrebbero potuto essere presenti. Quel giorno invece tutti sapevano che sarebbe stata la fine. Quel venerdì sera ho potuto dire che giocherò e tutti potranno venire a vedermi giocare“.
Sul come ha interpretato il tennis nella vita: “Prima di tutto sono un padre, un marito e un figlio. Giocare a tennis era un mio hobby che poi è diventato il mio lavoro. Penso che questa mentalità sia stata un mio punto di forza per tutta la carriera. Sapevo che in qualsiasi giorno avessi smesso di giocare a tennis, per un incidente o qualsiasi altra cosa, avrei dovuto essere in grado di andare avanti anche senza questo gioco. Adesso che sono in pensione sento che i minuti contano più di prima. Sento come se il tempo stesse scappando e ho ancora molto da fare da realizzare“.
E sul rapporto attuale che ha con il tennis: “Guardo i momenti salienti, per me è difficile guardare una partita intera perché sono impegnato con i bambini. Controllo i risultati ogni giorno e voglio vedere come si comportano in campo diversi giocatori che ancora conosco molto bene. Nadal e Djokovic? Sono consapevole che quando sono in finale o quando vincono battono un nuovo record, ma per me non c’è problema. Novak continua a progredire, mentre mi è dispiaciuto che Rafa si sia ritirato da Doha e Indian Wells. Sono fiducioso che possa tornare ancora ad alto livello“.