L’ex tennista svizzero si aggiunge alla lunga lista di personaggi che hanno commentato il caso doping che ha visto Sinner protagonista, con una posizione in parte diversa da quella esposta da Nadal

Ray Giubilo

Dopo le parole di Novak Djokovic e le più recenti di Rafael Nadal, anche Roger Federer ha commentato il caso doping che ha visto protagonista Jannik Sinner, in un’intervista rilasciata a TODAY nella giornata odierna. L’ex campione svizzero si è soffermato in un primo momento sulla difficoltà per i tennisti di convivere con questo tipo di problemi, che sono all’ordine del giorno. “Si tratta di un vero e proprio incubo per ogni atleta e per ogni team, e vive con te ogni giorno. Ogni mattina ti svegli e pensi che c’è qualcuno che può bussare alla tua porta per testarti, è davvero difficile. Sono notizie che non vorremmo vedere nel nostro sport, indipendentemente dal fatto se qualcuno è risultato colpevole o meno“.

Invitato ad entrare più nel dettaglio della questione, Federer si è schierato dalla parte di chi – pur credendo all’innocenza di Sinner – avanza qualche perplessità circa la mancata sospensione da parte dell’ITIA a seguito dei test risultati poi positivi. “Capisco la frustrazione di chi chiede se è stato trattato come gli altri, penso che il punto sia questo. Penso che tutti noi confidiamo più o meno nel fatto che Jannik non abbia fatto nulla, ma la potenziale incoerenza del fatto che non è stato sospeso mentre i giudici non erano sicuri al 100% di cosa fosse successo è un punto che necessita una risposta“. Occorre ricordare che nella sentenza viene ben specificato come Sinner sia stato sospeso dal 4 al 5 aprile e dal 17 al 20 aprile e che – in entrambi i casi – ha chiesto e vinto l’appello d’urgenza per revocare la sospensione comminata.

C’è ancora tempo fino al 6 settembre da parte della WADA e della NADO per presentare un eventuale ricorso alla sentenza dell’ITIA, data oltre la quale Sinner potrà mettersi definitivamente alle spalle questa vicenda.