Di Cosimo Mongelli – 26 ottobre 2014
Tutto secondo copione, per Roger Federer. Il pubblico di casa è festante sin dal riscaldamento, quasi fosse un dettaglio irrilevante la presenza del suo avversario, Ivo Karlovic. Il croato, reduce da una delle sue migliori stagioni, è al tredicesimo confronto contro lo svizzero. Lo sconfortante bilancio dei precedenti (11-1) non lascia molto margine alla fantasia. Eppure la vittoria di Federer è giunta alla fine di un incontro tra i più sofferti della stagione, al cospetto di un pubblico quasi ammutolito. E' arrivato al terzo set, quando la partita sembrava aver preso la direzione di Zagabria. Il primo set si decide al tie-break. Roger non può nulla o quasi dinanzi al servizio del croato. E quando gli capitano le occasioni, come le tre palle break nel quarto gioco, le dilapida senza colpo ferire. Roger concede e annulla una pericolosissima palla break sul 4 pari e si rifugia nel tie-break. Ci sono due set point per parte, quello buono lo sfrutta lo svizzero.
UN DOPPIO FALLO CONDANNA KARLOVIC
Sembra tutto indirizzato verso una comoda conclusione in due set, ma ecco il passaggio a vuoto: ottavo gioco, Federer cede il servizio a 15 e si fa trafiggere da due risposte di dritto di Ivo. Il quale conclude il set continuando a macinare aces e servizi vincenti. Il pubblico tace. I tre soli punti concessi al servizio dal croato non fanno presagire nulla di buono. Ma ecco, inopinato e puntuale, il black out del gigante. E arriva nel quarto game. Proprio il servizio, all'improvviso, s'inceppa. Il croato si deconcentra, si smarrisce. Come spesso gli è accaduto in carriera. Concede tre palle break allo svizzero. Tre palle break sanguinose. Roger non è ancora riuscito a strappare il servizio al suo avversario e questa volta non fa in tempo a sprecare e dilapidare. Perchè il croato fa tutto da solo. Doppio fallo, con la seconda fuori di metri, e l'ovazione (sin troppo esagerata) del pubblico sancisce la fine dell'incontro. Federer tiene a zero il game sucessivo e si porta in pochi istanti sul 4 a 1. E chiude la pratica sul 5 a 3: vince il game a zero e ottiene l'undicesima finale in questo torneo. Per ottenere il sesto titolo dovrà battere David Goffin. Nella prima semifinale, il belga aveva mostrato il suo stato di grazia assoluta. Quarantunesima vittoria negli ultimi quarantatré incontri, terza finale in stagione a livello ATP (dopo le vittorie a Kitzbuel e Metz) e l'ingresso tra i top-20 ad un passo. Un esplosione improvvisa che sta sfiorando l'epica, per un talento che sembrava non dover sbocciare più. Talento che tra insicurezze e infortuni era piombato fuori dai primi 100 al mondo, solo quattro mesi or sono. Il suo avversario si chiama Borna Coric, il baby-talento che su questi campi ha avuto la faccia tosta di estromettere Rafael Nadal. Non la migliore versione dello spagnolo, ma comunque uno scalpo che la dice lunga sulle potenzialità del croato.
GOFFIN NON SI FERMA PIU'
Partita equilibrata, decisa al terzo set. Nel primo parziale Goffin sfrutta le prime occasioni al settimo gioco e ottiene il break. Difende l'assalto del diciassettenne di Zagabria e chiude il set al decimo gioco. Nel secondo il croato reagisce, strappa il break al belga nel secondo game e non trema, chiudendo il parziale per 6 giochi a 3. Ma l'inesperienza prima o poi viene a farti visita…e Borna paga dazio. Nel quarto gioco non riesce a sfruttare ben tre palle del 2 pari e Goffin non può che approfittarne. E ottiene il break con uno splendido passante di rovescio. Il belga (che sventa facilmente una palla del contro break) chiude poi al decimo gioco, al quarto matchpoint, con l'ace numero dieci. E oggi, contro il non imprescindibile Federer visto in questi giorni, non parte senz'altro battuto. Per Coric una sconfitta che nulla toglie allo splendido torneo disputato. E splendida si appresta ad essere la sua carriera. Diamogli solo il tempo di maturare.
ATP BASILEA – SEMIFINALI
Roger Federer (SUI) b. Ivo Karlovic (CRO) 7-6 3-6 6-3
David Goffin (BEL) b. Borna Coric (CRO) 6-4 3-6 6-3