L'atteso quarto di finale tra lo svizzero e lo scozzese delude un po', soprattutto per colpa di Andy. Roger ne approfitta e raccoglie altri punti preziosi. Contro Raonic sarà una finale anticipata.

Di Cosimo Mongelli – 16 agosto 2014



Potremmo sprecare retorica e romanticismo, per il vecchio campione che continua a mietere successi e rimanere sulla cresta dell'onda. Ma quel che è emerso oggi, dopo la vittoria di Roger Federer su Andy Murray, non può che destare preoccupazione. Preoccupazione per un giocatore, lo scozzese, che in questo 2014 sembra essersi eclissato. E' passato poco più di un anno dalla meravigliosa vittoria a Wimbledon, eppure sembra un ricordo già lontano. Una fotografia sbiadita. Per carità: ci sono stati l'infortunio, l'operazione e il conseguente recupero. Ma al netto della condizione fisica è proprio l'atteggiamento che desta perplessità. Il benservito a Lendl, prestazioni deludenti e la sensazione che non ci sia più la voglia di lottare e mordere l'asfalto, come si è visto nel 6-3 7-5 del Lindner Family Tennis Center.

ANDY REGALA TROPPO
La fredda cronaca? Murray parte in sordina, comincia a servire e va sotto 15-40 con un paio di errori gratuiti. Roger non si accorge nemmeno delle due immediate palle break, Andy mette a segno 4 punti a fila e tiene la battuta. L'atteggiamento tattico dello svizzero è chiaro: pochi scambi e si fa subito trovare nei pressi della rete. Si fa subito aggressivo. E nel terzo game arrivano altre due palle break, questa volta ottenute con merito. Andy annulla queste e anche la successiva, concessa con un ulteriore errore gratuito. Roger sa che deve approfittarne, lo scozzese non è ancora entrato in partita e troppe occasioni sprecate potrebbero rivelarsi letali. Puntuale arriva la quinta palla break, puntuale dilapidata anche questa. Alla fine Murray decide che è meglio portarsi a casa il game e lo chiude con un ace. Lo scozzese è sempre stato un giocatore testardo, non si capacita di come l'avversario non riesca a cogliere nemmeno un'occasione e insiste: sul 2 pari offre a Roger l'ottava palla break dell'incontro. E non volendo rischiare nulla, commette lui l'errore gratuito e quindi il break allo svizzero. Sembra commuoversi, Roger, e il turno seguente concede immediatamente la palla del controbreak. Ma è un'emozione da poco. Tre prime consecutive e arriva il 4 a 2. Non è una bella partita: tanti , troppi errori per essere un incontro di questo livello. Le poche cose pregevoli le mostra l'elvetico. Federer serve sul 4 a 3, si distrae ancora e va sotto 30-40. Ma, come nel game precedente, mette a segno tre pregevoli punti a fila e si toglie il pensiero. Il parziale è in dirittura d'arrivo e ci pensa Murray a farlo terminare anzitempo. Serve sul 3 a 5, gioca un game disastroso e bye bye primo set.

FEDERER RITROVA RAONIC
Lo scozzese, consapevole di non avere margine, prova a dare segni di vita. Roger ha avuto vita sin troppo facile fin'ora e viene sorpreso o meglio, infastidito. Al secondo gioco arriva il break: stavolta è Murray che prova a scappare. Lo svizzero, al contrario del primo parziale, serve con minore efficacia e, senza ragioni apparenti, si mette a scambiare da fondocampo, immolandosi inevitabilmente all'altare dello scozzese. Arriva di lì a poco un secondo break, ma quando tutti pensano al terzo ecco palesarsi il peggior Murray possibile. Li restituisce entrambi, con la ciliegina amarissima di un doppio fallo. Quattro game di fila per Roger che costringe l'abulico avversario ad inseguire, ancora una volta. Il tie-break sembra l'ultima spiaggia per Andy, ma la nave dello scozzese affonda ancor prima di arrivarci. Serve sul 5 a 6, spreca una palla game e quindi condisce la sua stucchevole prestazione con due, ulteriori, errori gratuiti. Consegnando la semifinale a Roger Federer. Che contro Raonic cercherà di conquistare la 38esima finale in un Masters 1000.

 

MASTERS 1000 CINCINNATI – Quarti di finale

David Ferrer (SPA) b. Tommy Robredo (SPA) 6-4 3-6 6-3

Julien Benneteau (FRA) b. Stan Wawrinka (SUI) 1-6 6-1 6-2

Milos Raonic (CAN) b. Fabio Fognini (ITA) 6-1 6-0

Roger Federer (SUI) b. Andy Murray (GBR) 6-3 7-5

 

PREMIER FIVE CINCINNATI – Quarti di finale

Serena Williams (USA) b. Jelena Jankovic (SRB) 6-1 6-3

Caroline Wozniacki (DAN) b. Agnieszka Radwanska (POL) 6-4 7-6

Ana Ivanovic (SRB) b. Elina Svitolina (UCR) 6-2 6-3

Maria Sharapova (RUS) b. Simona Halep (ROM) 3-6 6-4 6-4