Scelta a sorpresa (ma non troppo) dello svizzero: nel 2016 giocherà un solo torneo sul rosso (Roland Garros). Segno di una strategia che lo vuole al top della forma per l'appuntamento olimpico. Ma davvero Roger resterà oltre due mesi senza giocare tornei?

Fedele alle sue abitudini, Roger Federer ha pubblicato sul suo sito internet il programma per il 2016. E' un evento molto atteso dai fan, specie quelli che vogliono ammirarlo dal vivo e devono organizzare eventuali trasferte. La notizia è evidente e fa un certo scalpore: in questo momento, giocherebbe un solo torneo sulla terra battuta, il Roland Garros. Un bel cambiamento rispetto al 2015, dove ha giocato la bellezza di quattro tornei “rossi” più il Roland Garros: Monte Carlo, Istanbul, Madrid e Roma. Ogni volta che si parla del 2016, il suo staff ricorda che è anno olimpico e dunque la programmazione ne deve tenere conto. Tuttavia, alcune scelte sorprendono. Dopo un inizio tutto sommato “normale” (Brisbane e Australian Open), giocherà due tornei in febbraio (Rotterdam e Dubai) prima di presentarsi a Indian Wells. Il primo Masters 1000 stagionale terminerà il 20 marzo, dopodiché si prenderà due mesi abbondanti prima di Parigi. Non si possono escludere cambi di strategia, anche perché ogni torneo farebbe carte false pur di averlo. L'impressione è che abbia deciso così per due motivi: il primo, banale, è che non si sente troppo forte sulla terra battuta, la superficie più faticosa e meno adatta al suo tennis. Il secondo è di ordine strategico: è chiaro che Federer arriverà in Australia senza aver riposato a sufficienza. La sua stagione è terminata il 22 novembre con la finale del Masters, e ripartirà (al massimo) il 7 gennaio. 46 giorni, peraltro spezzati in due dalla partecipazione all'IPTL. Difficile parlare di offseason vera e propria.


ESTATE DENSA DI EVENTI

E allora Roger si è costruito uno spazio tutto suo per allenarsi, prepararsi e arrivare il più carico possibile alla parte della stagione che più gli interessa: l'erba (dove giocherà ben tre tornei) e l'evento olimpico, dove giocherà singolare e doppio misto. Dovesse arrivare in finale a Indian Wells, avrebbe a disposizione la bellezza di 63 giorni. Un tempo sufficiente per allenarsi al top e arrivare più fresco degli altri alla stagione su erba. Quest'anno lo vedremo a Stoccarda (dove si è scatenata una vera e propria caccia al biglietto per la sua presenza), allo storico appuntamento di Halle (torneo vinto ben sette volte) e, naturalmente, ai Championships. L'unica sorpresa riguarda il torneo di Cincinnati. Se il Canadian Open (al via il 25 luglio, nel 2016 si giocherà a Toronto) può essere una buona rifinitura per le Olimpiadi, si pensava che Cincinnati non fosse così funzionale al suo calendario, visto che si gioca subito dopo il torneo olimpico. Ok, è campione in carica, ma i numeri dicono che giocherà sei tornei nei primi cinque mesi dell'anno, poi sette nei successivi tre. Non c'è proporzione. Più classica la programmazione per il finale di stagione: Andrà a Shanghai, non perderà l'evento casalingo di Basilea e poi chiuderà con Bercy e il Masters, qualora dovesse qualificarsi per il 15esimo anno di fila.  


MONTE CARLO, MADRID E ROMA NON RIDONO
Per adesso piangono i grandi tornei su terra battuta, anche se non ci sono certezze. Tornei come Monte Carlo, Madrid e Roma hanno buone garanzie di successo anche senza Federer, ma non c'è dubbio che la sua presenza sia un grosso incentivo di pubblico. Lo svizzero sembra aver rinunciato a vincere gli unici due Masters 1000 mai intascati (Monte Carlo e Roma) per essere più competitivo dove ha maggiori chance. La scelta ha una sua logica, ma chiaramente gli organizzatori non sono felici. Chissà se al Foro Italico andrà bene per il terzo anno consecutivo: nel 2014 Federer era in dubbio perché stavano per nascere i piccoli Leo e Lenny, ma alla fine è arrivato. E nel 2015 la sua partecipazione a Istanbul e Madrid ha tenuto col fiato sospeso finao all'ultimo, poi una serie di circostanze favorevoli (non ultima l'eliminazione immediata a Madrid) lo hanno portato al Foro, dove peraltro ha ottenuto una bella finale. Ma nel 2016 avrà un anno in più e certe scelte diventano via via sempre più inevitabili. E Roger ha scelto: nel suo pianeta ci sarà sempre meno terra.