Il campione svizzero, nel giorno in cui si aprono le Atp World Tour Finals 2012, si associa all’allarme lanciato da Murray: “Oggi ci sono meno analisi rispetto a sei, sette anni fa…”

 

di Giorgio Valleris

Più attenzione ai controlli anti doping. La chiede anche Roger Federer all'apertura delle Atp World Tour Finals di Londra: "Sono meno controllato oggi rispetto a sei o sette anni fa e non so perché. Sono d'accordo con Murray – continua il campione elvetico -, non si fanno molte analisi del sangue durante la stagione. È vitale che lo sport rimanga pulito, deve esserlo. Abbiamo una buona reputazione al riguardo e vogliamo assicurarci che resti tale".

Infatti, le parole del fenomeno di Basilea seguono, di pochi giorni, quelle di Andy Murray che aveva detto: "Ci sono molti controlli per i giocatori migliori ma quando la classifica non è buona ci sono meno verifiche. Sembra che solo i primi 50 giocatori del ranking siano controllati regolarmente. Credo che i controlli andrebbero estesi anche al periodo fuori dalle competizioni, come dicembre, quando i giocatori si stanno preparando per la nuova stagione". La questione doping, nei mesi scorsi, aveva scatenato una vera e propria "guerra fredda" tra Francia e Spagna; la pietra dello scandalo era stato uno sketch più provocatorio che ironico trasmesso da una tv transalpina su Rafa Nadal. Per chi se lo fosse perso, ECCO IL VIDEO