MASTERS 1000 MADRID. Lo svizzero rischia grosso contro i missili del canadese, ma la spunta al tie-break del terzo, proprio come l’anno scorso con Lopez. Adesso trova Gasquet.
Contro Raonic, Federer ha spesso cercato la via della rete

Di Riccardo Bisti – 10 maggio 2012

 
La terra blu di Madrid non è soltanto scivolosa, ma è anche molto rapida. Alla lunga, potrebbe essere un vantaggio per Roger Federer. Di certo non lo è stato contro Milos Raonic, super-bombardiere che aveva espresso un gran tennis nel primo turno contro Nalbandian. Federer non perdeva in un secondo turno da due anni, quando venne sorpreso da Ernests Gulbis al Foro Italico. In verità aveva sofferto parecchio anche lo scorso anno all’esordio a Madrid, quando cancellò un matchpoint e se la cavò dopo tre tie-break contro Feliciano Lopez (conditi da 25 ace dello svizzero, record personale sulla terra battuta). Raonic si era rivelato avversario ostico già a Indian Wells, ma stavolta è stata ancora più dura. E’ finita 4-6 7-5 7-6 per un Federer che ha dovuto fare ricorso a tutta la sua classe per venirne a capo. Raonic ha picchiato duro dal primo all’ultimo punto, tirando 21 ace (uno di questi a 234 km/h). Nel primo set, il canadese è stato praticamente inavvicinable (96% di efficacia con la prima palla!) e ha sfruttato tre errori gratuiti di Federer nel nono game, vincendo 12 punti di fila e chiudendo il primo parziale con il punteggio di 6-4.
 
Sotto di un set, Federer ha cambiato strategia e ha iniziato a scendere a rete su quasi ogni palla. Faceva serve and volley anche con la seconda, eppure le cose non sono cambiate. Anzi, sul 5-5 ha rischiato grosso quando l’allievo di Galo Blanco ha avuto una palla break sciupata con un dritto in rete. Nel game successivo, Federer ha trovato l’unico break della sua partita e ha allungato la sfida al terzo set. In verità, la sensazione (e le statistiche) dicono che tra i due era proprio Federer a faticare nei turni di servizio. Nel terzo ha dovuto cancellare altre tre palle break, ma nel tie-break ha dimostrato di essere il migliore. Difficile esprimersi sul match di Federer: non giocava un match ufficiale da 44 giorni (sconfitta con Roddick a Miami), e il mix avversario-condizioni non gli hanno permesso di esprimersi al massimo. Di sicuro non ha perso la classe, ed è la miglior notizia per i suoi sostenitori. Da quando ha perso contro Djokovic nella semifinale dello Us Open, il suo bilancio parla di 41 vittorie e 3 sconfitte. Raonic esce sconfitto ma non ridimensionato: ha dimostrato che l’exploit a Barcellona (dove ha battuto Murray ed è giunto in semifinale) non è stato casuale. Negli ottavi, Federer se la vedrà con Richard Gasquet, che dopo il clamoroso exploit di Monte Carlo 2005 ha raccolto nove sconfitte ma è riuscito a batterlo l’anno scorso al Foro Italico. Un ricordo fresco a cui il francese cercherà di aggrapparsi nel primo match della sessione serale, a partire dalle 18.45.
 
Sarà un super giovedì, con tutti gli ottavi del tabellone maschile e cinque ottavi del femminile. A noi interessa particolarmente il match di Roberta Vinci (sfavorita contro la Radwanska), ma è pieno di match interessanti. Oltra a Wozniacki-Serena Williams, il clou dovrebbe essere Djokovic-Wawrinka, con lo svizzero in palla e il serbo indemoniato per le condizioni che proprio non gli vanno giù. Da non perdere neanche Dolgopolov-Tsonga e Ferrer-Almagro.