di Giorgio Valleris – foto Getty Images
Una giornata come questa non poteva che chiudersi con una sorpresa a dir poco clamorosa: Roger Federer, sette volte Re di Wimbledon, nonché campione in carica, dice addio all'edizione 2013 dello Slam londinese, eliminato dall'ucraino Sergiy Stakhvsky (116) nell'ultimo match di giornata sul centrale dell'All England Club per 6-7(5) 7-6(5) 7-5 7-6(5) dopo tre ore di gioco.
Dopo i sette forfait e i flop a sorpresa di big come Sharapova nel gior di pochissime ore, ecco il tonfo che fa impallidire le altre sorprese di un mercoledì londinese senza precedenti. Fin dai primi 15 è evidente che quella con l'ucraino non sarà una formalità per il fenomeno di Basilea: il break proprio non arriva e così la prima partita si decide al tie break dove Roger si impone con un risicato 7-5.
Con un parziale di vantaggio ci si potrebbe aspettare un incontro in discesa per il campione che, però, non riesce ad imporre il suo tennis. Roger non capitalizza due palle break nell'undicesimo gioco (sul 5-5) e si complica la vita subendo il ritorno dell'avveesario che impatta con lo stesso identico punteggio al tie break. Un maestro del gioco a rete come lo svizzero soffre l'aggressività e il serve and volley dell'ucraino che ha realizzato di 61 punti al volo. Nel quarto set il numero tre del mondo non riesce a concretizzare un set point sul 6-5 e Sergiy lo trascina di nuovo al tie break dove (ancora una volta) chiude per 7-5 trasformando un sogno in realtà.
Ma sarebbe ingeneroso nei confronti del vincitore concentrarsi solo sui demeriti di Federer che, oggi, si è trovato di fronte un avversario che ha giocato un ottimo tennis, senza alcun timore reverenziale anzi. I numeri non mentono: Stakhovsky ha messo a segno la bellezza di 72 vincenti contro i 57 di Federer commettendo quasi lo stesso numero di errori gratuiti.
Federer mai così male sull'erba londinese dal 2002, quando fu eliminato nel primo turno da Mario Ancic. Con questo scivolone, il 31enne elvetico archivia una prima parte di 2013 da dimenticare, con un unico acuto sul prato tedesco di Halle pochi giorni fa. I corsi e ricorsi storici dicono anche che Lleyton Hewitt fece peggio di Federer nel 2003 quando si presentò a Wimbledon da campione in carico e fu eliminato nel match d'esordio da Ivo Karlovic. Ed anche che Roger non perdeva con un giocatore fuori dalla top 100 da 8 anni, quando si arrese a Gasquet (allora numero 101) sulla terra rossa di Montecarlo. Ed è anche la prima vittoria di Stakhovsky contro un top 10.
Statistiche a parte, il campo ha regalato al pubblico un match di altissimo livello e gli spettatori hanno ricambiato con una standing ovation che ha accompagnato il ritorno di Federer (e di Stakhovsky) negli spogliatoi: ultima sorpresa di un mercoledì 26 giugno 2013 che resterà, nel bene e nel male, nella storia senza tempo di Wimbledon.