Roger batte Verdasco 4-6 7-5 6-1 ma rischia di esordire per il 3° anno di fila con una sconfitta. Adesso Nadal deve vincere il torneo per superarlo…
da Londra, Giorgio Spalluto – foto Getty Images

Ci è mancato davvero poco che si materializzasse davanti a Federer lo spettro della terza sconfitta di fila all’esordio di un Master, dopo quella (rivelatasi indolore) del 2007 contro Gonzalez, e quella molto più perniciosa subita l’anno passato da Simon.
Quello che nel primo set ha dato cattiva mostra di sé, è stato uno dei peggiori Federer del 2009, molto vicino a quello che a Miami distrusse la racchetta per frustrazione. Incapace di trovare il giusto timing col dritto, clamorosamente falloso con il rovescio, messo a dura prova dalle rotazioni mancine di Verdasco, Roger perde a zero il servizio nel primo game del match, totalizzando ben 9 errori gratuiti in 4 giochi. Al madrileno basta tenere la palla in campo e aspettare l’impeccabile stecca di un Federer lontano parente anche di quello che a Bercy era stato sorprendentemente estromesso da Benneteau. Vicino al tracollo nel 6° game, quando è costretto a fronteggiare 2 palle per il doppio break di svantaggio, l’elvetico non riesce sul 3-4, a sfruttare i 2 doppi falli nello stesso game di un Verdasco, al solito molto teso quando si tratta di chiudere il set. A dare una mano al tremebondo madrileno ci pensa il rovescio di Roger (6 errori gratuiti e 0 vincenti nel 1° set) che regala allo spagnolo un primo set (6-4) di rara bruttezza.

Nel secondo parziale, sono i servizi a farla da padrone fino al 5-5, con Roger che perde soli 3 punti nei suoi 5 turni di battuta. Nell’11° game, lo svizzero riesce a cavarsi d’impaccio da una situazione che stava per farsi molto pericolosa sullo 0-30, rimettendo sulle spalle del povero Verdasco la pressione di dover servire per allungare il set al tiebreak. Il madrileno, come tante altre volte in carriera, mostra tutta la sua fragilità psicologica, facendosi sopraffare dalla tensione e concedendo le prime palle break del match all’avversario. Il numero 1 del mondo non si lascia pregare e porta a casa break e set per la gioia delle migliaia di spettatori, molto più rumorosi rispetto a quelli della sessione pomeridiana. Incredibile ma vero, il pubblico si è fatto molto più sentire nel match dello svizzero che in quello del beniamino di casa. A fare la differenza, anche un più intelligente utilizzo delle luci all’interno del palazzetto che, durante il match di Murray, era rimasto perennemente al buio (ad eccezione del rettangolo di gioco, ovviamente) col risultato di “anestetizzare” il pubblico.

Torniamo al match che però, com’è fin troppo facile prevedere, non ha ormai più storia. Non è sufficiente una capatina negli spogliatoi allo spagnolo per riordinare le idee. Il terzo set (6-1) sarà un monologo di Roger con Fernando che, dopo aver lottato invano nel 2° game ceduto alla 3° palla break, dà via libera a un Federer finalmente libero di lasciare andare i suoi colpi. La paura di esordire per il terzo anno di fila con una sconfitta è svanita, anche se aver perso un set contro un avversario che potrebbe essere sconfitto dagli altri 2 giocatori, potrebbe rivelarsi un cattivissimo affare per Federer in caso di arrivo in volata tra 3 giocatori, con la differenza set a fare da discrimine.

L’unica buona notizia per Roger (che martedì con Murray si giocherà il momentaneo primo posto nel girone), riguarda la lotta per il numero 1. Il successo di Roger costringe Nadal a dover vincere il torneo per avere qualche residua chance di sorpasso. Il numero 2 del mondo dice però, di vivere alla giornata e di non essere assolutamente interessato a questi vagheggi matematici. Visto il girone che si ritrova, per Nadal sarà già impresa ardua superare il round robin. Il suo Master inizia alle 15.15 contro quel Robin Soderling che a maggio pose fine in maniera brusca alla prima parte della sua sfavillante carriera, mettendolo KO sul suo terreno, la terra battuta. Una rivincita sulla superficie prediletta dallo scandinavo, rappresenterebbe al meglio la nuova epifania di un campione che temevamo essersi smarrito.

Risultati Singolare

domenica 22 novembre
(4) Murray (GBR) b. (5) Del Potro (ARG) 63 36 62
(1) Federer (SVI) b. (7) Verdasco (SPA) 46 75 61

lunedì 23 novembre

non prima delle ore 14.15 locali (le 15.15 in Italia)

(2) Nadal (SPA) c. (8) Soderling (SVE)
non prima delle ore 20.45 locali (le 21.45 in Italia)

(3) Djokovic (SER) c. (6) Davydenko (RUS)

Doppio

domenica 22 novembre

Gruppo A
M Fyrstenberg (Pol) / M Matkowski (Pol) b. D Nestor (Can) / N Zimonjic (Srb) 6-4, 6-4
M Bhupathi (Ind) / M Knowles (Bah) b. F Cermak (Cze) / M Mertinak (Svk) 6-3, 6-3.

lunedì 23 novembre

Gruppo B:
M Bryan (USA) / R Bryan (USA) v M Mirnyi (Blr) / A Ram (Isr);
L Dlouhy (Cze) / L Paes (Ind) v L Kubot (Pol) / O Marach (Aut).

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Gli highlights del match