Lo svizzero decide di giocare e lo fa bene, superando per 6-3 7-5 Alexander Zverev. Non tutto funziona a dovere, ma è un buon Roger. “Ho deciso stamattina di scendere in campo, sono contento della scelta. Domani? Non so”.– C’erano tante, tantissime incognite. Le condizioni della schiena, che ha tenuto gli appassionati sull’attenti fino a un’oretta prima dell’incontro, l’assenza di match da Monte Carlo (dove era a corto di condizione) in avanti e un avversario che cresce alla velocità della luce come Alexander Zverev. Ma per battere Roger Federer, evidentemente, non è ancora pronto. Lo svizzero si è allenato in mattinata, ha detto “sì” agli Internazionali ed eccolo già al terzo turno, dopo un 6-3 7-5 piuttosto convincente. Zverev ha tutto e avrà sempre di più, a partire da una prima costantemente sopra i 200 orari e zero timore reverenziale nei confronti del suo idolo d’infanzia, che oggi lo aiuta spesso con preziosi consigli. Ma per vincere certe partite serve di più. Non basta giocare bene a tratti, bisogna farlo dal primo all’ultimo punto, sempre col piede sull’acceleratore, anche nei momenti delicati. Zverev non ci è (ancora) riuscito, e così un match che puzzava di “upset alert”, come la chiamano gli americani, si è trasformato in un buon test d’esordio per Federer, per dire buongiorno ai tifosi romani che in questi giorni l’hanno veramente trattato come un Re. Prima il Centrale mezzo pieno per l’allenamento di sabato, poi tanta tensione in attesa del “sì”, quindi un affetto palpabile per tutto il match. Quasi tutti quelli che hanno preso biglietto del Centrale, oggi, l’hanno fatto per lui. Alla “celebrazione” c’erano pure tre sacerdoti, abiti neri, colletto d’ordinanza, biglietto nel taschino e Corriere dello Sport sottobraccio, coi volti di Roger e le altre stelle in prima pagina. Federer ha ripagato tutti con un match che scaccia via le paure, anche se qualcosina che non va c’è comunque. Il servizio non viaggiava particolarmente, segno che spingerlo al 100% gli crea fastidio alla schiena (ma le percentuali di resa sono comunque più che positive), e poi ha cercato spesso la smorzata, non proprio un segnale convincente. Ma per il resto ci siamo.
“HO DECISO STAMATTINA, FELICE DELLA SCELTA”
Il primo set l’ha vinto a modo suo, da Federer, con un break sul 3-2 firmato con una splendida smorzata di rovescio direttamente in risposta, forse la giocata più spettacolare (o, se preferite, difficile) di tutto l’incontro. Nel secondo ha avuto subito una chance per scappare via: non ci è riuscito, ma ce l’ha fatta poco dopo, sull’1-1, grazie a un paio di errori di Zverev sfogati su una incolpevole Head. Lì, forse, Roger si è un pochino rilassato. Ha pensato potesse bastare così, invece Zverev ha subito recuperato il break e poi ha giocato alcuni dei suoi game migliori, tenendo botta fino al 5-5. Poi, Federer, in vesti granata come già nel Masters 1000 di Monte Carlo, ha accelerato sul serio. Si è proprio percepita la voglia di chiudere il match, di andare a prenderselo, di evitare un tie-break sempre pericoloso, e il campo ha risposto agli ordini del suo padrone. Non ce l’ha fatta sulle prime tre palle palle-break, mancandone due a causa di un po’ troppa fretta, ma se n’è conquistata una quarta, l’ha giocata con maggiore attenzione e l’ha resa quella buona, prendendosi un posto agli ottavi. “Sono felice – ha detto Roger ai microfoni di Sky Italia – di essere tornato a Roma e aver ritrovato questa atmosfera. Non sto benissimo, non sono al 100%, ma cerco di guardare agli aspetti positivi. Ho lavorato step by step per rientrare, stamattina ho deciso di giocare e visto come è andata sono contento della mia scelta. Onestamente mi aspettavo di perdere in due set”. Domani gli toccherà un altro top-5 (o forse più) del futuro come Dominic Thiem, ma soprattutto un avversario probabilmente più pronto per puntare già al colpaccio. Il pubblico è avvisato, anche di un possibile forfait. “Domani? Vediamo. Non so come mi sentirò, sto valutando tutto minuto dopo minuto“.
MASTERS 1000 ROMA – Secondo turno
Roger Federer (SUI) b. Alexander Zverev (GER) 6-3 7-5
Effetto Sinner
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