In Brasile sei stato annunciato come un mito; sei considerato un’ icona e una leggenda vivente. Come ti senti in merito a questo?
"Questa cosa è cominciata quando ho infranto i record di Sampras (l’americano aveva vinto 14 titoli, Roger ben 17 fino ad ora). Si è parlato così tanto di questo che sono diventato una specie di leggenda ancora in carirera. Il tennis sta vivendo un bel periodo con me e con Nadal che ha vinto tutti e quattro i titoli del Grand Slam. Nadal ha stabilito un record che io non farò mai perché lui è riuscito a farlo in giovane età. Quindi abbiamo due giocatori nel tour che ruotano in un range dove pochi giocatori posso rientrare".
Pensi che nel 2012 sia cambiato qualcosa? Dopotutto all’età di 31 anni sei diventato numero 1 del mondo e hai vinto di nuovo Wimbledon. Molti non credevano che saresti riuscito a tornare numero 1…
"Sì certo è stato un grande anno per me e per chi mi è stato vicino. Molte soddisfazioni con Wimbledon e poi le Olimpiadi. Sicuramente il mio ritorno a numero 1 del mondo è stata una grande impresa".
Quale dei tuoi fan che hai incontrato del viaggio in Brasile ti ha più colpito?
"Sicuramente Pelé. L’ho incontrato a casa sua di sabato. E’ un mito, e quando lo incontri pensi allora è vero, esiste veramente… Mi è anche piaciuto incontrare i ragazzi che giocano a pallone e quelli che giocano a tennis. E’ incredibile vedere alcune loro reazioni, piangono, sembra quasi si sentano svenire e spesso devo tranquillizzarli dicendogli che è tutto a posto. Sicuramente questo posto mi ha colpito molto".
Due settimane di vacanze e adesso10 giorni senza famiglia. Che cambiamento notevole…
"Beh è quello di cui ho effettivamente bisogno. Se il mio lavoro fosse un altro le cose andrebbero diversamente ma devo avere un momento di completo risposo, senza problemi e distrazioni. Anche a Shanghai non ho visto la mia famiglia per 10 giorni, non è la prima volta e comunque possiamo vederci tramite Skype".
La stagione si è chiusa a Londra e adesso sei all’inizio della preparazione per il nuovo anno. Non ci sarà un Natale di riposo?
"Dovrò allenarmi duramente nel periodo natalizio. E’ uno dei sacrifici che devo fare. Ho già provato a passare Natale e Capodanno in aereo. Quando arriverò in Australia avrò tre giorni liberi. Devo cercare di dormire a sufficienza, visto che mi capitano dei periodi dove posso dormire poco e dopo devo recuperare dormendo di più".
L’anno prossimo avrai 32 anni, hai in programma di giocare meno competizioni e non guardare troppo alla classifica. Ti immagini giocare come numero 8, 10, o 20 del mondo?
"Vedremo. Nei miei programmi non c’é di finire il 2013 al numero 20 del mondo anche se non è per niente una brutta posizione nel ranking. Se sei numero 20 puoi finire numero 10 in una settimana e addirittura numero 5 in un’altra. Si può salire e scendere facilmente. Basta infortunarsi come Nadal per un lungo periodo… Nonostante tutto però Rafa è ancora numero 4".
Hai ancora delle forti ambizioni. Non vuoi far finire la tua carriera…
"Mi voglio preparare meglio per i tornei. Mi aspetto di aver più chance per competere con i migliori giocatori. Quest’anno sono stato estremamente costante e quindi spero di continuare in questo modo. Voglio migliorare ancora e per far questo devo allenarmi sodo".