di Fabio Bagatella – foto Getty Images
Sessione serale della decima giornata degli US Open 2010 condizionata dal forte vento: Roger Federer e Caroline Wozniacki proseguono comunque inarrestabili la loro marcia newyorkese. Dopo quattro vittorie convincenti si attendeva per Roger Federer (no 2 del seeding) la prova del nove contro quel Robin Soderling (5) che nell’ultimo “incrocio” (French Open) lo aveva finalmente battuto dopo 12 rovesci consecutivi. Ebbene la risposta dell’elvetico è stata impeccabile: 6-4 6-4 7-5 in poco meno di due ore.
Tira aria di bufera sull’ “Arthur Ashe”: è Soderling a risentire maggiormente delle pessime condizioni atmosferiche ed è costretto ad incassare una dura lezione. Eppure proprio lo svedese ha il primo break-point nel secondo game dell’incontro: il rovescio di Federer è giudicato out, ma la “moviola” dà ragione all’elvetico. Passato lo spavento iniziale, i primi due parziali sono un lungo assolo del rosso-crociato.
Il duplice 6-4 che spiana la vittoria finale di Federer è frutto di due break: 7° gioco del set iniziale e 5° del “secondo”. Se nel primo caso è coraggiosissimo lo svizzero a conquistare il punto con una millimetrica palla corta di diritto, nel secondo è Soderling a sciupare un vantaggio di 40-15 per poi consegnarsi con un colpevole doppio fallo. Nel terzo set il match si fa un po’ più equilibrato con lo svedese che, perso per perso, se la gioca alla faccia del vento.
Il servizio di Roger non funziona perfettamente come nei primi due parziali e lo scandinavo si porta sul 5-3, ma cede due volte la battuta. L’ace finale con cui l’elvetico chiude poco dopo l’incontro è il giusto sigillo ad una partita praticamente perfetta. Federer ha surclassato il suo avversario a suon di aces (18-2) sfruttando con intelligenza e abilità tutte le occasioni avute (5 break-balls convertite su 6): voleva vincere a tutti i costi e lo ha fatto. Soderling ha iniziato a “liberare” i colpi solo nel terzo set, forse è stato anche maggiormente danneggiato dal vento, ma non ha mai dato la sensazione di poter realmente impensierire un avversario in formato superlusso.
Dal 2004 ad oggi solo Juan Martin Del Potro – quest’anno assente – è riuscito a sconfiggere Federer a New York, ci proverà in semifinale Novak Djokovic (3) che a Flushing Meadows ha sempre perso contro lo svizzero: in finale nel 2007, in “semi” nel biennio 2008-09. Nei 15 scontri diretti il serbo ha battuto lo svizzero solo in 5 occasioni, una sola volta in tornei dello Slam (Australian Open 2007). L’ultimo “incrocio” è della recente Rogers Cup: Nole si è arreso 5-7 al terzo.
In campo femminile Caroline Wozniacki, leader del seeding, soffre solo nel secondo set contro Dominika Cibulkova (45 WTA). In una partita dove il vento soffiava ancor più forte rispetto al match Federer-Soderling, la danese domina il primo set ma deve impegnarsi a fondo nel “secondo” per piegare la resistenza dell’indomita slovacca. Avvio di partita equilibrato con tre break nei primi tre giochi, poi Wozniacki allunga (5-1) per un veloce 6-2. L’incontro sale decisamente di tono ed interesse nel secondo set: Cibulkova “tiene” con grinta sino al 5-5 al cospetto della più quotata avversaria che dà segni di insolito nervosismo in ben due occasioni.
In un primo momento quando il giudice di sedia fa rigiocare un punto nonostante il Falco, richiesto dalla slovacca, dimostri la “bontà” del colpo vincente di Wozniacki. Successivamente allorché una risposta di Cibulkova colpisce il seggiolone dell’arbitro per poi ricadere beffardamente nel campo della danese. Il giudice di sedia applica il regolamento dando il “15” alla slovacca, ma scatenando le ire della danese che si placano solo dopo aver portato a casa l’incontro. 6-2 7-5 lo score finale in un ora e cinque minuti. A separare Wozniacki dalla finale c’è ora solo Vera Zvonareva (7). 2-2 i precedenti tra le due giocatrici, l’ultimo dei quali meno di un mese fa a Montreal dove la russa ha raccolto cinque games.
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