Da Basilea, Andrea Merlo – foto Ray Giubilo
Paul Henri Mathieu è un giocatore vero. Ha l'esperienza di un militante di lungo corso e la smania di riemergere di chi è stato costretto a rimanere fuori dal giro per troppo tempo. Da fondocampo è sorprendentemente solido e anche se la rete non è il suo habitat non disdegna qualche sortita improvvisa.
Certo per uno come Roger Federer l'ostacolo Mathieu non poteva rappresentare un insidia, ma allo stesso tempo il numero uno del Mondo sapeva che gli sarebbe toccato un altro genere di partita rispetto a quella di ieri con Paire, istrionico ma poco concreto. Per raggiungere Del Potro in finale e poter così inseguire il sesto titolo nella sua Basilea, Federer ha dovuto giocare un match ordinato e attento, senza cali di tensione. In questo modo ha potuto dare seguito ai precedenti che parlavano nettamente in suo favore: cinque vittorie su altrettante sfide, un solo set concesso.
Il primo si apre con un discreto equilibrio, dato dalla buona prestazione di entrambi i giocatori al servizio. Federer sceglie con più frequenza la soluzione di potenza – a fine set gli ace messi a segno saranno cinque – mentre il francese non accelera ma trova buoni angoli e ottime percentuali di prime in campo. Il break in favore dello svizzero giunge al settimo gioco, ma Mathieu è bravo a riequilibrare lo score nel game successivo. Il nuovo allungo in favore di Federer arriva sul 5-5, e permette allo svizzero di chiudere 7-5.
Nel secondo set l'inerzia del match è sempre dalla parte della prima testa di serie, che conquista il primo break point al terzo gioco, con uno splendido rovescio lungolinea, ma il transalpino annulla la minaccia conquistando il punto del 2-1. E' sufficiente aspettare sino al successivo turno di battuta di Mathieu per vedere il break decisivo, con Federer che sfrutta un piccolo passaggio a vuoto dell'avversario. Nel game seguente Roger spreca un vantaggio di 40-15 ma riesce comunque a confermare il vantaggio e ipotecare la finale.
Con il punteggio di 7-5, 6-4 Federer supera un buon Mathieu e raggiunge Del Potro per la finale che di certo era stata auspicata dal pubblico e dagli organizzatori.