di Giorgio Valleris – foto Getty Images
Si piace così, Roger Federer. Con completi dai colori accesi, proprio come quello che sta sfoggiano in questi giorni al Roland Garros, con maglietta lilla e pntaloncini di un arancione acceso. Fin qui niente di strano, ma tra qualche settimana il campione svizzero dovrà rinunciarvi per tornare nei ranghi del rigido regolamento di Wimbledon che prevede il total white.
Una regola che il 7 volte campione sul tappeto verde di Church Road definisce "ridicola". Non è la prima volta che il fenomeno di Basilea – di solito attento a misurare ogni parola e poco incline a questo tipo di polemiche – se la prende con gli organizzatori dello Slam londinese. Già lo scorso anno aveva espresso un parere simile anche se con un diplomatico "too strict". Troppo rigide.
Ma lo "strappo" ha origini ancora più vecchie. Anno 2013, Roger Federer viene multato dagli organizzatori che gli proibiscono di indossare le scarpe bianche con suola arancione sfoggiate nel primo turno del torneo. E d'altronde a Wimbledon con le tradizioni non si scherza, non a caso tre mesi prima dell’inizio del torneo, gli organizzatori fanno addirittura "ispezionare" le divise degli atleti.