COPPA DAVIS – L’infortunio alla schiena di Roger Federer tiene col fiato sospeso tutta la Svizzera. Si riprenderà in tempo, rischieranno già venerdì od opteranno per un a riserva?

Di Riccardo Bisti – 19 novembre 2014

 
Roger Federer non è un tennista sfortunato. Ha avuto una carriera lineare, senza grossi intoppi e tanti piccoli acciacchi gestiti al meglio. Nulla di veramente grave. Per merito suo, certo, ma la botta di sfortuna, quella che non puoi prevedere, non è mai arrivata. Adesso, per la prima volta, deve fare i conti con la sorte. La situazione è quasi comica. In oltre 15 anni di carriera gli manca un solo trofeo: la Coppa Davis. Per vincerla, o almeno provarci, aveva bisogno di un compagno di livello. Il destino gli ha regalato Stan Wawrinka. Forte, fortissimo, e molto legato ai colori della Svizzera. Mentre Roger ha fatto le bizze in più di un’occasione, giocando in Davis solo quando gli tornava comodo, Stan ha sempre detto si alla convocazione. Quest’anno, finalmente, i pezzi del puzzle si sono messi insieme. Roger&Stan, sia pure con qualche patema, hanno centrato la finale. La seconda nella storia della Svizzera dopo quella del 1992, firmata da Marc Rosset e Jakob Hlasek. Sembravano una coppia granitica, amici fuori e dentro dal campo. Invece, a pochi giorni dalla finale di Lille, dove lo Stade Pierre Mauroy ospiterà 27.000 indemoniati, il castello rischia di crollare. La semifinale-derby delle ATP World Tour Finals ha preso a picconate le certezze svizzere, e a Lille si è presentata una formazione sfilacciata sul piano psicologico e – soprattutto – fisico. I fatti, nudi e crudi: Federer ha vinto la semifinale del Masters, cancellando quattro matchpoint a Wawrinka (che ne ha giocati tre in modo scriteriato). Durante il match è successo di tutto: un battibecco tra Wawrinka e Mirka Vavrinec, la moglie di Federer, che gli avrebbe dato del “piagnone”. Ancor più grave, Federer è tornato a soffrire alla schiena. Fu proprio la schiena a condannarlo, lo scorso anno, alla peggiore stagione in carriera. Il problema era talmente serio che lo svizzero ha rinunciato alla finale contro Novak Djokovic per non rischiare in vista della Davis.
 
UN DUBBIO CHE PESA COME UN MACIGNO
E così, il povero Severin Luthi si trova a Lille con un morale da rimettere in sesto e, soprattutto, il dubbio-Federer. E’ un dato di fatto che fino a martedì non ha effettuato neanche un allenamento. La sua presenza è in dubbio, in forte dubbio. “La schiena va meglio rispetto a qualche giorno fa, ma non a sufficienza per allenarmi – ha detto Federer nell’affollata conferenza stampa pre-draw – se sono preoccupato? Non so, di natura sono ottimista”. Spedirlo in campo venerdì, contro l’arrazzato numero 2 francese, chiunque esso sia, sembra un rischio. Il problema è che la Svizzera non può prescindere dai suoi giocatori. Marco Chiudinelli e Michael Lammer non offrono la benchè minima garanzia e partirebbero (stra)sfavoriti contro qualsiasi francese. C’è poi questa vicenda del litigio, che sarebbe deflagrato negli spogliatoi della 02 Arena e sarebbe stato placato proprio da Luthi. Federer ha ammesso che qualcosa è successo, ma ha minimizzato. “Con Stan è tutto ok, quello che è successo a Londra è tutto chiarito e siamo tornati alla normalità”. "L'abbiamo risolta in 5 minuti, siete voi che avete montato un caso" gli ha fatto eco Wawrinka. La vicenda del litigio, naturalmente, ha destato l’interesse della stampa, ma non è così importante. Per vincere in Davis non bisogna necessariamente andare d’accordo fuori dal campo, ed è fuori di dubbio che entrambi tengano molto all'Insalatiera. Il problema della Svizzera è che, con il solo Wawrinka, le speranze di espugnare Lille si riducono fin quasi allo zero. Ipotizzando l’assenza di Federer, il campione dell’Australian Open dovrebbe vincere due singolari e spingere Marco Chiudinelli al successo in doppio. Improbabile, specie nel clima infernale di Lille.
 
VALE LA PENA RISCHIARE?
“Quello alla schiena è lo stesso problema che ho avuto l’anno scorso, anche se adesso è più doloroso – ha detto Federer – i fisioterapisti e i medici stanno facendo tutto il possibile per metterlo a punto e farmi passare il dolore. Dobbiamo aspettare e avere fiducia”. L’impossibilità di allenarsi, tuttavia, rende molto difficile l’impiego di Federer, almeno nella prima giornata. Non è da escludere che Luthi possa tenerlo a riposo nella prima giornata e poi schierarlo in doppio e nella giornata di domenica. In quel caso, Roger sarebbe schierabile come numero 2 e in teoria potrebbe giocare il singolare sul 2-2, in un clima da urlo. Ma sono solo supposizioni, su cui Arnaud Clement non vuole cadere: “Non dobbiamo pensare a queste cose. Dobbiamo prepararci per sfidare la Svizzera con Federer e Wawrinka”. In questo momento, un paese intero è in apprensione per la schiena di Roger Federer e per un’occasione che difficilmente si ripresenterà. L’impressione è che difficilmente la Svizzera tornerà a giocarsi un’altra finale di Coppa Davis, con così tante chance di farcela. Federer è sempre più preda di acciacchi, Wawrinka non garantisce sempre lo stesso rendimento, e i ricambi non sono all’altezza. Per questo, cercheranno di fare l’impossibile per mandare Federer in campo venerdì. Ma dovranno pensarci bene, perchè il gioco potrebbe non valere la candela. Ricordate cosa accadde a Novak Djokovic nella semifinale del 2011 contro l’Argentina? Insomma, i comodi panni di Severin Luthi, per una volta, saranno molto complicati da indossare. E i francesi aspettano, famelici e affamati come non mai. Se Federer voleva l’epica, l’ha certamente ottenuta. Ma forse non l’immaginava così.