Un simpatico filmato di 3 minuti e 15 secondi, realizzato dall'Equipe, rivela alcuni piccoli dettagli su Roger Federer e la sua rivalità con Rafael Nadal. Per la prima volta, il noto quotidiano sportivo francese ha concesso ex-aequo il titolo di "Champion des Champions", riconoscimento nato nel 1975 e destinato al miglior atleta dell'anno. Se il ranking ATP vede Nadal al n.1, Federer ha vinto tutti i quattro scontri diretti. E non c'è dubbio che i due si siano equamente spartiti i titoli più importanti. Con Nadal fermo ai box (ma ormai in volo per l'Australia, dove giocherà il Tie Break Tens), i francesi hanno raggiunto Roger Federer e gli hanno fatto alcune domande molto interessanti. Inizialmente gli hanno ricordato che si è aggiudicato per la quarta volta il titolo di “campione dei campioni” dell'Equipe (lo aveva già ottenuto nel 2005, 2006 e 2007). Tuttavia, c'è chi si è preso il titolo per cinque volte. “Michael Schumacher?” dice Federer, che poi si corregge senza bisogno di aiuti e individua subito Usain Bolt. Prima di lui, un solo tennista si era aggiudicato il prestigioso riconoscimento. Era il 1999 e fu Andre Agassi. “Quell'anno aveva vinto il Roland Garros…” dice, ridendo sotto i baffi. Il successo è andato poi per tre volte a Rafael Nadal, due (2010 e 2013) prima del titolo “combinato” di quest'anno. Dopo i quiz sul riconoscimento dell'Equipe, iniziano le domande vere e proprie per Roger.
La vittoria più bella contro Rafael Nadal?
Senza dubbio, quella in finale all'Australian Open 2017.
La sconfitta più dolorosa, sempre contro Nadal?
Wimbledon 2008 oppure Roma, non ricordo se nel 2006 o 2007 (era il 2006, ndr), quando avevo avuto due matchpoint in 5 ore di lotta. Vincere sulla terra battuta sarebbe stato straordinario, poi c'era un clima favoloso. A Wimbledon c'erano dei record in palio, io lottavo per il sesto titolo consecutivo, lui per il primo, il match è terminato ai limiti dell'oscurità… è stato straordinario.
Mi è sempre piaciuto molto il suo dritto, poi la sua intensità e capacità di mantenere la concentrazione.
Nel 2017 avresti mantenuto la tua imbattibilità contro di lui se vi fosse affrontati sulla terra battuta?
Sicuramente sarebbe stato interessante, visto l'anno che ho vissuto e il modo in cui mi sono espresso. Forse gli avrei reso la vita difficile, ma credo che Rafa sarà sempre favorito contro chiunque, sulla terra battuta.
Chi dei due è un miglior doppista?
Domanda interessante, siamo due giocatori completamente differenti. Quando abbiamo fatto coppia alla Laver Cup gli ho chiesto come avrebbe preferito che io giocassi: “Vuoi che giochi un po' come te, oppure che faccia il mio gioco?”. Io non ho padronanza del doppio. Conosco il doppio con due giocatori a rete che cercano di creare. Provi a essere solido, ti concentri sulla prima volèe ma non è stato così, soprattutto contro Jack Sock, che gioca un po' come Rafa.
Giocherete mai il doppio insieme in uno Slam?
No, non penso che sia possibile. Abbiamo bisogno di riposare dopo le fatiche del singolare!
Puoi promettere che tornerai a giocare a Parigi?
Purtroppo non lo posso fare: Bercy si gioca subito dopo Basilea e il Roland Garros è sulla terra battuta. Non possiamo sapere cosa succederà quest'anno. Mi piacerebbe dire: “Sì, tornerò a giocare a Parigi" e penso che senz'altro succederà, ma non so se sarà l'anno prossimo. Forse sì, forse no. Nessuno conosce il futuro, però non posso immaginare che non tornerò mai a giocare a Parigi.