di Fabio Bagatella – foto Getty Images
Ultima giornata del Gruppo B che si apre con il sedicesimo “incrocio” tra Roger Federer e Robin Soderling. Roger ha già un piede e mezzo in semifinale: gli è sufficiente vincere un set, una sconfitta metterebbe però a rischio il suo primo posto nel girone. Per Robin invece il successo è d’obbligo perché, se perde, neppure la vittoria di Ferrer contro Murray gli impedirebbe di lasciare prematuramente il Masters. Roger non gioca allo stratosferico livello dimostrato contro Murray, ma si dimostra egualmente “cattivo” e determinato. Soderling non sfigura incassando però un duro 6-7 3-6 che lo estromette dai giochi. Federer vola in “semi” con tre successi in tre incontri senza perdere un set.
Primo parziale che si incanala subito verso Federer: pessimo terzo gioco di Soderling, che cede la battuta dopo aver sciupato un vantaggio di 30-0 commettendo un errore dietro l’altro. Roger pare in completo controllo del parziale quando, sul 4-3 e servizio, inciampa in un deleterio passaggio a vuoto. Lo scandinavo impatta e, sulla scia del break ottenuto, cerca di approfittare di un avversario non più perfetto. Sul 6-5 Sode, l’elvetico serve con la “seconda” sul 30-30, ma lo svedese sbaglia subito col dritto: ace seguente e tutto rimandato al tie-break.
Il “gioco decisivo” è di elevatissimo livello tecnico e agonistico. Dal 2-2, l’elvetico infila tre pesantissimi punti: un dritto devastante che spolvera la riga e due ace. Soderling rimane disperatamente in scia, ma deve arrendersi 5-7 al cospetto di un mirabile lob di rovescio. Con 15 “vincenti” per entrambi i giocatori ed un break per parte, frutto soprattutto degli sbagli altrui, il set non poteva che decidersi per merito di una “magia” che Federer ha puntualmente estratto dal suo cilindro.
Nel secondo set Soderling si procura subito un break point nel game d’apertura ma lo sciupa malamente con un nuovo errore banale. Si infrangono qui i sogni londinesi dello svedese che, dopo essersi salvato per il rotto della cuffia nel quarto gioco, cede la battuta nell’ottavo game. E’ comunque Roger a prendersi il break grazie a due micidiali rovesci. Dopo un’ora e ventotto primi Federer chiude 7-6 6-3 con un servizio vincente, firmando la terza vittoria “netta” del suo Masters 2011 ed il suo quindicisimo sigillo contro lo scandinavo.
Termina così l’avventura londinese di Robin Soderling: lo svedese vi era arrivato in pompa magna dopo il trionfo di Bercy, ve ne esce con l’amaro in bocca poiché nel match perso con Murray poteva fare decisamente di più. Roger può ora comodamente accomodarsi in poltrona ed osservare gli ultimi incontri del round-robin. Non sa ancora chi gli toccherà in semifinale. Di certo Nadal, Djokovic e Berdych, faranno di tutto per evitare il secondo posto nel loro girone…
© 2010 “Il Tennis Italiano” – Tutti i diritti riservati