di Gabriele RivaMancano poche ore alla supersfida tra Roger Federer e Pete Sampras del Madison Square Garden
di Gabriele Riva

Mancano poche ore alla supersfida tra Roger Federer e Pete Sampras del Madison Square Garden. Esibizione che però è stata messa in ombra da un’altra notizia, quella della rivelazione del Migliore di essere affetto da mononucleosi. In un’intervista all’International Herald Tribune lo svizzero ha fatto sapere che il virus potrebbe averlo già da dicembre “Quando però stavo ancora benissimo”. Poi il malessere dovuto all’intossicazione alimentare e quest’ultima scoperta. In mezzo la sconfitta in tre set nella semifinale degli Australian Open subita da Novak Djokovic e quella al primo turno di Dubai dallo scozzese Andy Murray. “A conti fatti devo essere contento della semifinale a Melbourne, anche perché se lo avessero scoperto prima che avevo la mononucleos i magari non mi avrebbero neanche permesso di giocare”, ha detto Federer.

La rassicurazione arriva subito, “è quasi passata, mi sto facendo gli anticorpi e praticamente sono a posto. Solo che ho ovviamente perso la forma migliore e un po’ di tono muscolare. Bisogna starci attenti quando hai una malattia del genere, non puoi certo allenarti né in campo né in palestra, o per lo meno non puoi farlo come vorresti”. Non dimentichiamo che dopo la partitissima del “Garden” si parte subito per l’ovest degli Stati Uniti dove c’è il primo Masters-Series dell’anno, Indian Wells. Da quelle parti, in quel triangolo di fuoco formato da California, Nevada e Arizona: là ci si possono aspettare condizioni molto molto calde e asciutte, un gran bel test per le condizioni fisiche di un mezzo convalescente, ancorché il suo nome sia Roger. “Spero di non aver perso troppo in questo periodo in termini di energie, però sono abbastanza ottimista in merito”. Questo è il primo messaggio, a parole, rivolto ai colleghi. Gli altri arriveranno racchetta alla mano.