Hanno chiesto un parere a Roger Federer sul delicato argomento dei tornei "combined". A suo dire va bene così, e "non è sicuro" che debbano esserne aggiunti altri. Attualmente, oltre agli Slam, si gioca con questa formula a Indian Wells, Miami, Madrid, Roma e a Cincinnati (ci sono poi eventi minori come Sydney, Acapulco, Estoril, Eastbourne, 's-Hertogenbosch, Pechino e Mosca, mentre il Canadian Open si gioca in contemporanea ma in città diverse. Altri tornei ospitano sia uomini che donne, ma in settimane diverse: Auckland, Dubai, Bastad e Tokyo). Alcuni tennisti si sono lamentati: secondo Gilles Simon, per esempio, a Roma non ci sono campi e strutture sufficienti per ospitare uomini e donne in contemporanea. "E' una situazione difficile, dipende molto dalla grandezza dell'impianto – ha detto Federer – capisco che alcuni tornei abbiano dei vantaggi ad avere uomini e donne in contemporanea. Alcuni non dovrebbero avercelo, invece ce l'hanno. Non dovrebbe diventare una tendenza. E' diventata una tendenza quando a capo dell'ATP c'era Etienne De Villiers". Federer non ha preso una decisione forte, definendo l'espansione dei combined nè buona nè cattiva, ma limitandosi a dire che deve essere ben pensata, sempre a vantaggio di giocatori, pubblico, tornei e media. Avrebbe un futuro come diplomatico.. A suo dire va bene così, e "non è sicuro" che debbano esserne aggiunti altri. Attualmente, oltre agli Slam, si gioca con questa formula a Indian Wells, Miami, Madrid, Roma e a Cincinnati (ci sono poi eventi minori come Sydney, Acapulco, Estoril, Eastbourne, 's-Hertogenbosch, Pechino e Mosca, mentre il Canadian Open si gioca in contemporanea ma in città diverse. Altri tornei ospitano sia uomini che donne, ma in settimane diverse: Auckland, Dubai, Bastad e Tokyo). Alcuni tennisti si sono lamentati: secondo Gilles Simon, per esempio, a Roma non ci sono campi e strutture sufficienti per ospitare uomini e donne in contemporanea. "E' una situazione difficile, dipende molto dalla grandezza dell'impianto – ha detto Federer – capisco che alcuni tornei abbiano dei vantaggi ad avere uomini e donne in contemporanea. Alcuni non dovrebbero avercelo, invece ce l'hanno. Non dovrebbe diventare una tendenza. E' diventata una tendenza quando a capo dell'ATP c'era Etienne De Villiers". Federer non ha preso una decisione forte, definendo l'espansione dei combined nè buona nè cattiva, ma limitandosi a dire che deve essere ben pensata, sempre a vantaggio di giocatori, pubblico, tornei e media. Avrebbe un futuro come diplomatico.