di Daniele Rossi – foto Getty Images
Siamo ad ottobre, la stagione è quasi finita, mancano solo due grandi tornei, Parigi Bercy e il Masters di Londra, e ti accorgi che quest’anno Roger Federer e Rafael Nadal si sono scontrati solo due volte. Ebbene sì, la più bella rivalità tennistica di questi ultimi anni, lo scontro tra questi due fenomeni della racchetta che ha catalizzato l’attenzione di tutti gli sportivi del mondo, nel 2009 è andata in scena appena due volte: finale all’Australian Open e finale al Master 1000 di Madrid.
Dopo Madrid, per varie ragioni, i due fenomeni non si sono più incontrati e si inizia a sentire la mancanza di quello che è uno spettacolo sportivo a tutto tondo, che travalica l’aspetto meramente tecnico e che si pone quasi come un confronto di stile di vita. Ci vorrebbe un libro per raccontare questa fantastica rivalità, che nasce e muore sul campo, vista l’amicizia e l’infinita stima e rispetto che corre tra i due. Noi ci siamo limitati a ricordare gli avvenimenti più recenti.
Curioso che le ultime due tappe disponibili per rivederli in azione quest’anno saranno proprio Parigi e Londra, le due città crocevia del loro destino; a loro chiediamo una sola semplice cosa: ridateci Federer-Nadal.
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di Daniele Rossi – foto Getty Images
Partiamo da Melbourne. Gli addetti ai lavori indicano Andy Murray come favorito numero uno, ma Roger e Rafa fanno terra bruciata e finiscono in finale uno contro l’altro. Lo svizzero soffre solo con Berdych agli ottavi, mentre non ha problemi a distruggere Del Potro ai quarti e il solito Roddick in semi. Per lo spagnolo tutto facile fino alla semifinale con Verdasco, dove è costretto ad una battaglia incredibile di oltre 4 ore e vinta solo 6-4 al quinto. Dunque arriva la finale che tutti aspettavano. Nadal conduce negli scontri diretti per 12-6, ma i favori del pronostico sono per Federer, avvantaggiato dalla superficie e da una comodissima semifinale. La partita è ovviamente straordinaria, i due danno fondo al loro miglior repertorio, la spettacolarità dei colpi e l’intensità agonistica non ha nulla da invidiare ad un’altra leggendaria partita che li ha visti protagonisti, la finale di Wimbledon 2008. Rafa vince il primo e terzo set (7-5 7-6), Roger secondo e quarto (6-3 6-3). Si arriva al quinto dove a patire di più la stanchezza dovrebbe essere Nadal, a causa della semifinale-fiume con Verdasco, ma a cedere più mentalmente che fisicamente è Federer. Il maiorchino vince 6-2 al quinto e può festeggiare un successo storico, un trionfo che sembra determinare la definitiva supremazia sul rivale e un dominio su ogni superficie. Per Roger è il dramma, dopo la terra di Parigi e l’erba di Londra, anche il cemento gommoso di Melbourne arride all’iberico. Le lacrime di Federer alla premiazione e il tenero e rispettoso abbraccio di Nadal sono una scena irripetibile e commovente, che entra di diritto nella storia del tennis. Per lo svizzero sembra l’inizio del declino, per Rafa l’abbrivio a un Grande Slam che appare inevitabile.
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Gli hilights della finale degli Australian Open 2009
di Daniele Rossi – foto Getty Images 3
Passa la primavera sul cemento americano dove Federer colleziona due semifinali e una racchetta rotta, mentre Nadal vince anche Indian Wells. La stagione sul rosso ovviamente è tutta di Rafa, che vince passeggiando a Montecarlo, Barcellona e Roma; per Roger un ottavo di finale nel Principato e una semifinale con Djokovic al Foro Italico. Si arriva dunque al nuovo, ricco e ambiziosissimo Masters 1000 di Madrid. Federer sembra rinato, la futura paternità e il matrimonio con Mirka donano allo svizzero serenità e nuove motivazioni, mentre lo spagnolo inizia a sembrare scarico per una programmazione che si rivelerà disastrosa. Fedex batte senza problemi Soderling, Blake, Roddick e Del Potro. Nadal fa fuori Melzer, Kolschreiber (per walk-over) e Verdasco ma è costretto a giocare un’altra epica semifinale con Djokovic, che lo vedrà vincitore al tie-break del terzo set, dopo tre ore e mezza di gioco. In finale non c’è partita, Federer domina dal primo all’ultimo punto e rifila a Nadal un doppio 6-4, che non ammette repliche. E’ la svolta della stagione, a distanza di quattro mesi si è ribaltato tutto: Roger batte Rafa in casa sua, sulla terra battuta e pone fine ad una serie di 5 sconfitte consecutive. L’allievo di zio Tony deve invece iniziare a fare conti con dei gravi problemi fisici, che comprometteranno il resto della stagione. I mesi successivi sono storia nota: Nadal viene bastonato da Soderling a Parigi e scompare fino ad agosto, mentre Federer realizza il “Carrer Grand Slam”, vince il sesto Wimbledon, diventa papà e torna numero uno.
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Gli hilights della finale di Madrid 2009