Iniziava nel settembre 2000 la love story tra Roger Federer e Miroslava Vavrinec, poi diventata sua moglie. Tre anni più grande di lui, divenne tennista grazie a Martina Navratilova e cedette al corteggiamento 'olimpico' di Roger. “Non capivo perché volesse parlarmi così tanto…” 

“Mai rovinare una bella storia con la verità” diceva Sam Silverman, noto columnist del Boston Globe. In questo caso, la leggenda ha una buona dose di verità e quindi la possiamo raccontare a cuor leggero. E' di queste ore la notizia che i mondiali di calcio in Qatar si terranno a cavallo tra novembre e dicembre 2022, per ovvie ragioni climatiche. Eppure i mondiali di calcio, così come le Olimpiadi, sono un evento tipicamente estivo. Non sarà semplice abituarsi all'idea. Ma non è una novità assoluta: nel 2000, le Olimpiadi estive di Sydney si tennero nella seconda metà di settembre. La medaglia d'oro del tennis andò a Yevgeny Kafelnikov in finale su Tommy Haas, ma tra i protagonisti ci fu un 19enne svizzero: Roger Federer. Brillante semifinalista, perse da Haas in semifinale e fallì l'accesso al podio cedendo ad Arnaud Di Pasquale nella finale per il bronzo. Leggenda vuole che dopo quella partita si sedette in un angolo, disperato, come un bambino. Ma le Olimpiadi di Sydney, 15 anni fa, segnarono l'inizio del grande amore con Miroslava “Mirka” Vavrinec. In realtà, la conoscenza tra i due risaliva al 1997, a Biel, laddove sarebbe sorto il centro tecnico di Swiss Tennis. Ma si conoscevano di vista, nulla più. A Sydney, invece, andò in scena un classico corteggiamento vecchio stile. La tecnologia non si era ancora impadronita dei rapporti interpersonali, così Roger aveva un solo modo per avvicinarsi a Miroslava: parlarle. Le rimase alle costole per tutta la durata del torneo (lei aveva perso al secondo turno con Elena Dementieva). “Non capivo perché volesse parlarmi così tanto – ha raccontato la Vavrinec in una delle pochissime interviste – poi, però, a fine torneo mi ha baciata”. Si capì subito che non sarebbe stata un'avventura. Prima di allora, Federer aveva avuto solo un fidanzamento. Fonti attendibili sostengono che ebbe parecchie difficoltà a lasciare la prima fidanzata, segno di una serietà di fondo che non l'ha mai abbandonato.


QUEL VECCHIO ACCORDO CON LA STAMPA SVIZZERA

Solo Roger e Mirka conoscono la data di questo primo bacio, ma possiamo dire con ragionevole certezza che è avvenuto tra il 25 e il 27 settembre 2000. Insomma, quindici anni d'amore sublimati nel matrimonio celebrato l'11 aprile 2009 e dalla nascita di due coppie di gemelli: Charlene Riva e Myla Rose sono nate il 23 luglio 2009, Leo e Lenny hanno visto la luce il 6 maggio 2014. Si narra che la prima a sapere della loro storia sia stata Mitzi Ingram Evans, addetta ITF presente a Sydney in quel fatidico settembre. Come ogni love story, anche quella tra Federer e Vavrinec ha una buona dose di destino. Le origini, intanto. Lei arriva dalla Repubblica Ceca, ma si trasferì con la famiglia in Svizzera all'età di due anni. Amava Martina Navratilova ed ebbe occasione di conoscerla. Leggenda vuole che Martina, colpita dalla sua fisicità, la incitasse a giocare a tennis. Lei non era entusiasta, preferiva il balletto. Ma Martina avrebbe insistito, spedendole una racchetta e organizzando la prima lezione. E' diventata un'ottima giocatrice, certo, ma quell'insistenza le ha consentito di diventare la moglie di uno dei più grandi di sempre, nonché – e non guasta – una donna ricchissima. Pare che nei primi anni della loro relazione realizzarono un accordo con la stampa svizzera per non essere fotografati insieme, poi disatteso perché i media ritennero di informare il pubblico che i due convivevano in un appartamento a Oberwil, sobborgo di Basilea. Vista da fuori, la loro love story sembra essere da favola. Diciamo che sono stati molto bravi a tenere in famiglia gli eventuali panni sporchi. Una coppia discreta, che ha vissuto il glamour senza eccessi. “Mirka non vuole starmi lontano e nemmeno io voglio che stia lontano da me. Capita di separarci per un massimo di 1-2 settimane l'anno – ha detto Federer – è incredibile che faccia tutti questi sforzi per starmi accanto. Senza di lei sarebbe tutto molto più complicato”. Tra i suoi tanti titoli, Roger non ha ancora azzannato un oro olimpico in singolare. Per questo, cercherà di presentarsi al top a Rio de Janeiro. Per colmare una lacuna, certo, ma per chiudere un cerchio che si era aperto tanti anni fa, proprio all'ombra della fiaccola olimpica. Tra una lacrima di dolore e un bacio consolatorio.