Il baby aussie si conferma ancora non all’altezza dei top 4. 6-4 6-2 6-2 per Roger che sfiderà Del Potro nei “quarti”. Caro supera JJ…

di Fabio Bagatella – foto Getty Images

 

Niente miracolo-bis alla Rod Laver Arena. All'impresa di Hewitt contro Raonic, non segue quella di Bernard Tomic: Roger Federer si dimostra ancora di un altro pianeta. Per il baby aussie una “salutare” lezione da immagazzinare, in vista di un futuro che si prospetta comunque da sicuro protagonista.

 

Sessione serale della prima giornata degli ottavi di finale focalizzata sulla sfida tra Sua Maestà Roger Federer (ATP 3 e seeding 3) e la grande speranza australiana Bernard Tomic (ATP 38). Il 19enne nato a Stoccarda – reduce dalla battaglia contro Dolgopolov Jr. del turno precedente – conferma di non essere ancora all'altezza dei magnifici 4, uscendo sconfitto al termine di un match simile a quello perduto in “semi” a Sidney contro Andy Murray. Un Federer, a tratti sfavillante, s'impone 6-4 6-2 6-2 in un'ora e mezza abbondante.

 

Avvio agguerrito di Tomic, capace di tener botta al campione elvetico. Alla prima occasione però Roger colpisce. E' il nono gioco. Dopo un'accesa discussione col giudice di sedia l'australiano commette un doppio fallo che dà a Federer il primo break-ball dell'incontro: Il rosso-crociato lo concretizza. Il set perduto demoralizza Tomic, che si trova subito in difficoltà anche nella seconda frazione. Annullato un break-ball nel game d'apertura, l'australiano cede due volte il servizio (3° e 5° gioco). Avanti 4-1, Federer perde uno dei due break di vantaggio ma lo riconquista subito e incamera il parziale (6-2)

 

Il magnifico rovescio che permette a Roger di strappare il servizio a Tomic in apertura di terza frazione fa calare il sipario sulle residue speranze australiane. L'ultimo pericolo per Federer è il 4° gioco: lo svizzero annulla due break-balls e intasca il game al 3° tentativo. Una decina di minuti dopo il match si conclude.

 

Prossimo avversario di Federer sarà Juan Martin Del Potro (ATP e seeding 11). Nei nove precedenti, Roger avanti 6-3. Quattro le sfide-Slam: escluso il primo incrocio datato 2007 (secondo turno a Londra), gli altri scontri risalgono al 2009. Roger si è imposto proprio a Melbourne (quarti di finale, con un umiliante 6-3 6-0 6-0) e a Parigi (semifinale), Delpo a New York (finale).

 

Al ko di Tomic fa seguito quello della sua compagna nel doppio misto, Jelena Jankovic (WTA 13 e seeding 13), che non crea troppi problemi a Caroline Wozniacki. La leader mondiale e numero uno del seeding approda infatti ai quarti di finale con un eloquente 6-0 7-5. Primo parziale a senso unico con JJ troppo fallosa (18 errori gratuiti) per impensierire la danese, che non concede neppure un break-ball. Seconda frazione meno a senso unico, ma con Caro sempre a comandare.

 

Orgogliosa comunque la serba risalire da 1-4 (con palla dell'1-5) sino al 5-5, salvando anche un match-point sul 5-4 per la danese (servizio Wozniacki). A separare Caro dalla semifinle c'è ora Kim Clijsters (WTA 14 e seeding 11) che nei due precedenti ha sempre superato la danese, compresa la finale degli US Open (2009).    

 

 


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