Lo svizzero si conferma quasi imbattibile nelle sessioni serali di New York e strappa il pass per i quarti. Isner subisce l'umiliazione di un tie-break perso a zero e incassa un break allo Us Open dopo due anni. La strada verso la finale sembra spianata. 

In tutta la sua carriera, John Isner aveva giocato 428 tie-break nel circuito maggiore. Non gli era mai capitato di perderne uno per 7-0. Ma c'è sempre una prima volta: è accaduto negli ottavi dello Us Open 2015, contro Roger Federer. Ok, non importa il punteggio. Ciò che conta è vincerli, ma a Roger è riuscita anche questa magia, ancor più significativa dopo che un tie-break a zero aveva condannato Andy Murray a una dolorosa sconfitta. “Devi essere un po' fortunato – ha detto lo svizzero dopo il 7-6 7-6 7-5 con cui ha centrato i quarti a New York – ovviamente contro John è un gran bel risultato”. Federer si conferma imbattibile nelle sessioni serali a New York: l'unica sconfitta risale a qualche anno fa contro Tomas Berdych, che peraltro non sarà il suo avversario nei quarti (ha perso in quattro set da Richard Gasquet). Insomma, con l'eliminazione di Murray la strada verso la finale sembra spianata. Manco a dirlo, è stato un match dominato dai servizi. Il break nell'ultimo game ha interrotto una serie di 110 turni di servizio tenuti da Isner allo Us Open: l'ultimo brak incassato risaliva al 2013. Da parte sua, l'americano ha avuto cinque palle break ma non ne ha sfruttata neanche una.

MALEDIZIONE AMERICANA
La più grande occasione Yankee è arrivata nel tie-break del secondo set. Long John è andato a servire sul 5-3 ma Federer è rimasto a galla e si è aggiudicato il parziale con uno splendente rovescio sulla riga.  “Chiudere con un break è stato bello – ha detto Federer – ma sentivo che prima o poi sarebbe arrivato. Forse John non aveva più tante energie”. Al contrario, lo svizzero si muove ancora come un grillo e si presenta ai quarti avendo speso il minimo sindacale. E il motore sembra ben calibrato, visto che ha tirato 55 colpi vincenti e commesso appena 16 errori. “Contro altri giocatori avrei avuto le mie chance – ha detto Isner – ma Roger era davvero troppo bravo, non c'era niente da fare”. E così, con l'eliminazione congiunta di Isner e Young, gli Stati Uniti non avranno un rappresentante nei quarti per il 16esimo Slam di fila. Problemi che non riguardano Federer, sempre più in forma e pressoché imbattibile da quando la SABR è entrata nel suo tennis. Ha vinto a Cincinnati senza perdere un set e si sta ripetendo a New York. Hai visto mai che…

 

US OPEN UOMINI – Ottavi di Finale

Stan Wawrinka (SUI) b. Donald Young (USA) 6-4 1-6 6-3 6-4

Kevin Anderson (SAF) b. Andy Murray (GBR) 7-6 6-3 6-7 7-6

Richard Gasquet (FRA) b. Tomas Berdych (CZE) 2-6 6-3 6-4 6-1

Roger Federer (SUI) b. John Isner (USA) 7-6 7-6 7-5