Lo svizzero batte Kei Nishikori…ma non se ne accorge! Per lui è la nona finale ad Halle. L'ultimo ostacolo è rappresentato da Alejandro Falla.

Di Cosimo Mongelli – 14 giugno 2014

 
Halle, dopo quello di Wimbledon, è da sempre il giardino preferito di Roger Federer. Mai, come su questi campi, si trova così a suo agio. Mai, come in questa meraviglia d'impianto, Roger gioca così leggero e spensierato. Forse anche troppo spensierato. Spensierato e svegliato dalle risate del pubblico mentre si appresta a servire, con Nishikori appoggiato alla rete, non rendendosi conto di aver già vinto la partita e conquistato la nona finale al Gerry Weber Stadion. Quello di oggi, contro Kei Nishikori, non è affatto un incontro facile. Il giapponese l'ha sconfitto negli ultimi due precedenti, a Madrid 2013 e Miami 2014. Ma lo svizzero scende in campo in versione monstre. Certo, i riflessi sono più lenti rispetto al passato. Ma l’handicap è compensato dalla ricerca della giocata sopraffina, spesso vincente. Roger serve bene e concede niente, il giapponese inizia anche lui efficacemente al servizio ma già al sesto gioco scricchiola, commette un paio di sciocchezze e concede il break. Lo svizzero ringrazia e sale 5 a 2, nonostante la palla break concessa immediatamente all'avversario. Kei ha la testa già al secondo set e non oppone resistenza alcuna. 6-3 per Federer, in ventinove minuti.

UN FINALE TUTTO DA RIDERE
E se il giapponese ha finito male il set, il secondo lo inizia peggio. Ancora falloso e fuori giri si fa subito brekkare e sembra voler issare bandiera bianca. Roger, con l'età, sembra essersi intenerito. Basterebbe continuare a servire come ha fatto fin'ora e invece restituisce subito il favore, perde il servizio, e ridà ossigeno ad un avversario che aveva perso ogni speranza. Si va avanti, senza brividi e rischi, con servizi spesso tenuti a zero. Si va avanti fino all'inevitabile tiebreak. Roger ruggisce, sale 2 a 0 e, preso da un eccesso di sicurezza, mette in rete la facie volèe del 3 a 0. Nishikori, ritorna in vita per qualche istante e piazza quattro punti di fila. Ma la storia della sua partita finisce lì. Roger non ha né tempo, né voglia, né l'età per trascinarsi ad un terzo set. Lo svizzero sale in cattedra e conclude, come i bei tempi che furono, non lasciando nemmeno il tempo di pensare a Kei. E non lasciando il tempo nemmeno a se stesso, di pensare. Dimenticandosi del punteggio. Come fosse una partita tra amici. Roger sorride, Kei Nishikori sorride, sorride Mirka e sorridono anche i tifosi. Tutto bellissimo. Il suo ultimo avversario sarà Alejandro Falla, lo stesso che quattro anni fa per poco non lo puniva a Wimbledon. Tanto basta per non abbassare la tensione di un solo millimetro.

ATP HALLE – Semifinali
Alejandro Falla (COL) b. Philipp Kohlschreiber (GER) 5-7 7-6 6-4
Roger Federer (SUI) b. Kei Nishikori (GIA) 6-3 7-6