Tanti giocatori hanno iniziato il loro percorso facendo da raccattapalle. Tra loro, Roger Federer. Per questo, non sorprendono le sue dichiarazioni dopo la bufera social che ha colpito Fernando Verdasco qualche giorno fa, a seguito del brutto gesto nei confronti di un raccattapalle durante il torneo di Shenzhen. Attualmente Federer si trova a Shanghai: esordirà mercoledì (secondo match dalle 12 italiane, diretta Sky Sport) contro Daniil Medvedev, match complicato visto l'ottimo stato di forma del russo, per quanto abbia faticato al primo turno contro Zheng. Come è noto, Fernando Verdasco è protagonista di un video che lo vede lamentarsi vivacemente con un raccattapalle, “reo” di non avergli portato abbastanza in fretta l'asciugamano. Federer non ha criticato Verdasco, ammettendo che durante una partita possono saltare i nervi, ma ha sottolineato la necessità di rispettare i raccattapalle. “Ovviamente vanno rispettati per il grande lavoro che fanno, ma non è facile controllare esattamente ogni emozione”. Secondo lo svizzero, i raccattapalle sanno esattamente che i tennisti si trovano spesso in condizioni di stress, ma allo stesso tempo è fondamentale che vivano una bella esperienza. “I ballboys sono molto importanti perché, forse, sono il futuro del tennis. Quando facevo il raccattapalle, a fine torneo ero felice del fatto che fosse andato tutto bene. È brutto avere la sensazione che il proprio lavoro non sia stato apprezzato. Per questo, bisogna starci attenti”.
LA PIZZA DI FEDERER
Memore delle sue esperienze a Basilea, Federer ha inaugurato una simpatica tradizione nel torneo di casa: quando lo vince (e capita spesso) organizza una bella pizzata con tutti i ragazzi. La questione dei raccattapalle è diventata argomento sensibile: pochi giorni dopo il caso di Verdasco, non è passato inosservato il gesto di Aryna Sabalenka: durante un cambio di campo al torneo di Pechino, si è lamentata perché un raccattapalle non è corso a prendere la bottiglia d'acqua vuota. Dopo aver gesticolato, l'ha lasciata cadere per terra in un gesto davvero antipatico. Gli organi di governo del tennis sono consapevoli del problema: e allora, durante le prossime Next Gen Finals, i raccattapalle saranno esonerati dal compito di porgere gli asciugamani ai tennisti. In un contesto già “depurato” dai giudici di linea (verrà utilizzata la tecnologia “Hawk Eye Live”), saranno installati dei portasciugamani, in modo tale che i giocatori possano fare tutto per conto loro. Secondo alcuni, questo obbligo farà in modo che i giocatori ricorrano con meno frequenza all'asciugamano tra un punto e l'altro. Federer è d'accordo in parte: pur invocando il massimo rispetto per i ragazzi, ritiene che “fare tutto da soli” porterebbe via troppo tempo ai tennisti. Ed è argomento sensibile, visto che è molto acceso il dibattito sulla necessità di velocizzare il gioco.
A SHANGHAI, VANNO FUORI THIEM E CILIC
Il Masters 1000 di Shanghai, nel frattempo, prosegue con alcune sorprese. Nella giornata di martedì sono arrivate le sconfitte di Dominic Thiem e Marin Cilic. L'austriaco si è fatto sorprendere da Matthew Ebden, vincitore col punteggio di 6-4 6-7 7-6. Sconfitta dolorosa per Thiem, che pensava di poter finalmente ottenere un buon risultato nei Masters 1000: quest'anno, a parte la finale a Madrid, ha raccolto pochissimo. L'australiano è stato molto bravo sul piano mentale e ha tenuto duro dopo aver perso il tie-break del terzo set. In un tabellone che si sta aprendo, negli ottavi se la vedrà con Peter Gojowczyk. In chiusura di programma, è uscito anche Marin Cilic. In una sfida tra giganti, si è arreso a Nicolas Jarry per 2-6 7-6 7-5. Cilic ha grosse colpe: una volta preso un break di vantaggio nel terzo set, sembrava poterne uscire indenne. Fino al 5-3 al terzo, non aveva mai perso il servizio. Invece ha incassato due break consecutivi e ha lasciato spazio al cileno. Nel torneo (per ora) delle sorprese, negli ottavi se la vedrà con il vincente di Seppi-Edmund. Chissà che l'Italia non possa trarre benefici da un torneo un po' particolare: sempre mercoledì gioca Marco Cecchinato, opposto a Hyeon Chung per regalarsi una sfida a Novak Djokovic (impeccabile contro Chardy: non gli ha concesso neanche una palla break nel 6-3 7-5 finale).