di Giorgio Valleris – foto Getty Images
Federer dà i numeri: 80, 22, 6. I più scaramantici possono tentare la fortuna, lui invece si limita a infrangere record su record. Con la vittoria di poche ore fa nella finale del Western and Southern Open di Cincinnati, Roger conquista l'80esimo titolo in carriera, il 22esimo in un Master 1000. Il sesto in Ohio.
Uno dei punti più belli conquistati da Federer nel corso della finale
Il campione svizzero è stato bravo a raddrizzare una finale che, dopo un buon inizio, aveva preso una brutta piega per lui. Batte David Ferrer per 6-3 1-6 6-2 non senza rischi. Nella prima frazione è lui a comandare il gioco: pur commettendo qualche gratuito di troppo, Federer conquista il break nell'ottavo gioco, aiutato anche da due doppi falli dell'avversario. Sul 5-3 va a servire per il primo parziale ma lo spagnolo va vicinissimo al controbreak prima di cedere.
Nel secondo set non c'è storia: Ferrer sale 5-0 e Roger evita per un soffio un clamoroso bagel. Falloso e mai in partita, il campione svizzero non riesce ad imbastire una reazione convicente e lo spagnolo prende il largo. Nel set decisivo, dopo un parziale perso in maniera così pesante, Federer si dimostra ancora una volta un Campione con la C maiuscola: lascia da parte i rimpianti, gli errori e le delusioni patite per pensare solo al 15 successivo. Contro un tipo solido come Ferrer non sono ammissibili altri black out e Roger lo sa bene.
Prima una palla corta in contropiede che vale il 3-1, poi una facile volée di dritto propiziata da uno splendido attacco che vale il 4-1. Così Federer ipoteca il terzo set e il sesto titolo in Ohio. Chiude per 6-3 1-6 6-2 dopo poco più di un'ora e 40 minuti e può alzare le braccia al cielo e festeggiare il terzo titolo stagionale dopo Halle e Dubai.