ATP FINALS – Roger lascia un set a Kei Nishikori, ma la spunta 6-4 al terzo e chiude il round robin da imbattuto per la nona volta. Quella di sabato sarà la sua semifinale numero 13 al Masters di fine anno: salvo sorprese sfiderà il vincitore di Murray-Wawrinka.Nella vita ci sono due certezze: la morte e… Roger Federer in semifinale alle ATP World Tour Finals. Da quando nel 2002 è entrato nel giro grosso del circuito, lo svizzero si è sempre qualificato per il Masters di fine anno, e solamente nel 2008 ha fallito l’approdo fra i migliori quattro. Per il resto, nelle sue quattordici apparizioni ha raccolto tredici semifinali, che in nove casi sono diventati finale, e in sei di queste ha conquistato il trofeo. Nove volte il campione svizzero ha chiuso il round robin da imbattuto, l’ultima quest’oggi, chiudendo il cerchio aperto battendo Tomas Berdych – e proseguito col terzo successo stagionale contro Novak Djokovic – superando anche Kei Nishikori. Questa volta ha ceduto un set, peraltro mancando un vantaggio di 4-1, ma alla fine è comunque riuscito a spuntarla, chiudendo 7-5 4-6 6-4 dopo due ore e dieci minuti. Un match godibile e ben giocato dal giapponese, che sembrava spacciato sul 7-5 4-1 in favore dello svizzero, ma ha rimesso in piedi il set con un parziale di 20 punti a 6 e ridato linfa alle sue speranze di qualificazione, franate una decina di game più tardi. Ma anche nel terzo set il numero otto del mondo non ha mollato di un centimetro, risalendo di nuovo da 4-1 sotto, ma stavolta solo fino al 4-4. Federer ha tenuto il servizio a zero, lui ha commesso un doppio fallo e regalato qualcosa di troppo col diritto, salutando l’O2 Arena con un po’ di amaro in bocca. Ma visto come erano iniziate le sue ATP Finals, con il doppio 6-1 subito da Novak Djokovic, il bilancio non è poi così negativo.
 
FEDERER TROVA MURRAY O WAWRINKA
Resta invece super positivo quello di Federer, che aveva il compito di chiudere al primo posto per evitare in semifinale un Rafael Nadal in crescita, e ce l’ha fatta malgrado un saldo vincenti-errori negativo di due punti: 33 a 35. Contro ‘Rafa’ il favorito sarebbe comunque stato lui, anche alla luce del recente precedente di Basilea, ma quando dall’altra parte della rete c’è lo spagnolo le certezze (per Roger in primis) sono sempre ridotte all’osso. Dunque è meglio un avversario diverso, ovvero Andy Murray o Stan Wawrinka, che si giocheranno la semifinale nello scontro diretto di domani sera. “La cosa positiva – ha detto lo svizzero – è che mi sono trovato tantissime volte a giocare in questi tornei, in queste situazioni, quindi ho l’esperienza giusta per gestirli, senza alcuna pressione. È vero che ero già certo della semifinale, e che come già detto non ho preferenze sull’avversario, ma ogni vittoria mette in palio dei punti, e poi questo è un torneo prestigioso. Ogni incontro è importante, volevo battere Kei, volevdo vincere un altro incontro all’O2 Arena, e ci sono riuscito”. Immancabile una domanda sul suo aspetto: da quando Gilette non è più fra i suoi sponsor, capita spesso di trovarlo con la barba più lunga rispetto a quanto ci aveva abituato negli ultimi anni. Per lui è quasi un ritorno al passato, ai tempi in cui si presentò al grande pubblico. “Se non mi farò la barba fino a quando continuerò a vincere? Non lo so, quando guardandomi allo specchio non mi piacerò, la taglierò”. Per il momento gli ha portato fortuna.
 
ATP WORLD TOUR FINALS – GRUPPO STAN SMITH
Roger Federer (SUI) b. Kei Nishikori (JPN) 7-5 4-6 6-4