Roger batte in finale Simon 7-6 7-6, conquistando per la prima volta il Master 1000 cinese. Da domani tornerà numero 2 del mondo…di DANIELE ROSSI

di Daniele Rossi 

 

Riposto il violino con cui aveva dato una lezione di tennis a Novak Djokovic in semifinale, Roger Federer nella finale di Shanghai ha sfoderato una prestazione meno spettacolare, ma ugualmente pratica e sufficiente per superare Gilles Simon, avversario per lui tradizionalmente ostico. Ci sono voulti due tie-break e un'ora e cinquantatre minuti di gioco – per la verità non entusiasmante – per regalare a Roger il primo titolo a Shangai, l'81° in totale, il quarto dell'anno, il secondo Master 1000 dopo quello di Cincinnati.

Un successo che riporta Federer al secondo posto in classifica e che certifica ulteriormente la classe di questo campione senza tempo, che all'alba dei 33 anni continua a vincere e ad emozionare in ogni parte del globo.

 

E dire che Simon era partito a razzo, prendendosi subito un break di vantaggio grazie ad un diritto steccato di Federer. Il francese teneva i turni di servizio senza patemi, mentre Roger appariva spento e troppo remissivo, rimanendo impigliato nella rete di palleggi da fondo campo tessuta da Gilou.

 

Al momento fatidico però, Simon perdeva malamente il servizio sul 5-4 e consentiva a Federer di tornare in partita e di guadagnarsi anche due set point sul 5-6. Il transalpino però reagiva e forzava il set al tie-break. Nel gioco decisivo la lotta era serrata e serviva un magistrale passante in rovescio lungolinea per dirimere la questione e assegnare il primo set all'elvetico. 

 

Dopo il picco di bel gioco sul finire della prima frazione, il secondo set si assestava su binari più regolari, con Federer dominante in battuta e decisamente più offensivo e Simon che doveva annullare due palle break sull'1-1 e una sul 3-3. La grande occasione per Gilles arrivava sul 5-6 e servizio Federer, con due set point. Ma una risposta larga di rovescio e un diritto fuori misura rimandavano la conclusione al tie-break. Questa volta Roger allungava fin da subito e poteva concludere per 7-2

 

Una settimana sicuramente da ricordare per Federer, che a suo modo ha sciorinato il repertorio completo. L'esperienza e il carisma contro Leonardo Mayer  (a cui è riuscito ad annullare ben 5 match point al primo turno), la classe inarrivabile in semifinale con Djokovic, la lotta e la tattica nella finale odierna. 

 

Per Simon era la seconda finale in un Master 1000 dopo Madrid 2008, segno di una ritrovata verve e forse di una stabilità emotiva che negli ultimi anni sembrava smarrita. Sempre pronto a sfruttare le sue occasioni, Gilou ha affinato ulteriormente le sue armi, creando non pochi grattacapi a Federer, che molto probabilmente ritroverà nella finale di Coppa Davis. La positiva prestazione di oggi potrebbe far salire le sue quotazioni da secondo singolarista.

 

Intanto Roger può festeggiare il suo 23° Master in carriera, il primo davanti al pubblico cinese, letteralmente impazzito per il campione svizzero, che manda un segnala forte e chiaro alla concorrenza: Federer c'è.

 

FINALE MASTER 1000 SHANGHAI

[3] R. Federer (SUI) b. G. Simon (FRA) 7-6(6) 7-6(2)

 

foto Getty Images